Si fermano i distributori di benzina, tre giorni di sciopero proclamato da mercoledì 15 a venerdì 17 settembre. La protesta prende il via da quello che una nota dei sindacati Faib, Fegica, Figisc ed Anisa hanno rilasciato. Nella nota si legge di un “gravissimo deterioramento della situazione in cui versano le piccole e medie imprese” del settore.
Nei particolari, la nota recita così: “La proclamazione dello sciopero generale è l’inevitabile risposta al gravissimo deterioramento della situazione in cui versano le piccole e medie imprese dei gestori diretta conseguenza, assai più che della generalizzata crisi economica e della contrazione dei consumi, dell’effetto combinato da un lato della inadeguatezza delle misure per il settore che il Governo insiste a rinnovare e sostenere e dall’altro delle politiche dell’industria petrolifera che, in un contesto sempre più incerto e privo di prospettive, moltiplica comportamenti ed iniziative tese a scaricare sempre maggiormente sui gestori i devastanti costi delle contraddizioni del sistema”.
I responsabili dei sindacati si riuniscono mercoledì 8 settembre alla presenza di esponenti parlamentari, per mettere a punto le iniziative da intraprendere ed esplorare la possibilità di margini di trattativa sulla vertenza.
Il comunicato dice ancora che ”tanto maggiormente è giustificata la netta reazione della categoria quanto finora è stato altissimo il senso della responsabilità, dimostrato da anni dai gestori e dalle loro rappresentanze con la presentazione di proposte innovative messe a disposizione del Governo e degli altri operatori del settore, cui sono solo state date risposte, peraltro largamente elusive, sistematicamente improntate sul piano comunicazionale e mediatico, piuttosto che sulla sostanza delle questioni, inseguendo facili banalizzazioni demagogiche piuttosto che affrontare i nodi strutturali del settore e della distribuzione”.