«Per la prima volta a Roma soltanto due centraline, quelle di corso Francia e di Tiburtina, hanno leggermente superato il limite imposto dall’Unione Europa dei 35 superamenti annuali. Un miglioramento enorme rispetto al passato, basti pensare che al 31 dicembre 2007 erano state 9 su 10 le centraline che avevano ampiamente superato i limiti».
Migliora la situazione dello smog nella capitale, almeno a sentire l’assessore all’Ambiente Fabio De Lillo, secondo il quale nell’ultimo anno le soglie di attenzione dell’inquinamento atmosferico sono state superate il 70% delle volte in meno rispetto al 2007.
Secondo De Lillo, gran parte del merito deve essere attribuito alle politiche portate avanti dall’amministrazione: «È il risultato di una serie di importanti interventi strutturali: l’acquisto di nuovi mezzi Ama, l’attivazione del Servizio Giardini e mezzi pubblici a minor impatto ambientale; il blocco dei veicoli ”Euro 0”, che sono circa 120.000 all’interno della ZTL dell’anello ferroviario; aumento della frequenza del lavaggio delle strade dal 30% al 70%; il potenziamento del trasporto pubblico; l’approvazione del regolamento sui bus turistici; realizzazione dei corridoi della mobilità; l’attivazione e potenziamento del bike sharing e del car sharing; lo sviluppo e incentivo della mobilita’ elettrica tramite una nuova rete di ricarica e l’adozione dell’ecososta».
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L’assessore ha proseguito nell’elencare come decisivi per il miglioramento delle condizioni ambientali «gli interventi di fluidificazione stradale sia ordinaria sia straordinaria nelle giornate di blocco per i veicoli più inquinanti, in cui viene anche prevista una limitazione delle temperature per le abitazioni sia civili sia industriali».
In effetti, nella classifica stilata dall’Istituto Superiore della Sanità alla fine dello scorso anno, tra le trenta città più inquinate d’Europa ben diciassette erano italiane, ma Roma non era fra queste.