Un altro efferato delitto, nell’arco di pochi giorni, ha insanguinato Genova. Ivano Paganetto Damiani, 37 anni, ha ucciso il patrigno, Luigi Luciano Paganetto, di 77 e ferito la madre di 70.

Il 37enne, in un appartamento di 5 vani del quartiere Preli, ha afferrato un coltello da cucina di 40 centimetri, ha colpito il patrigno una volta al torace, due alle spalle, e mentre questo si stava accasciando a terra, gli ha sferrato altri 7 colpi. La madre, Angela Gambale, è rimasta ferita alla mano nel tentativo di disarmarlo. Dopo essersi, per alcuni istanti calmato, ha rivolto la lama verso se stesso colpendosi due volte. La madre è riuscita ad avvisare le forze dell’ordine e, al loro arrivo, assieme ai soccorsi del 118, si è barricato in casa. Convinto, infine, a uscire è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Voltri, e in seguito a Villa Scassi, dove è stato operato e dove si trova tuttora ricoverato nel reparto detenuti del San Martino.



L’uomo era seguito da tredici anni dai servizi sociali per gravi problemi psichiatrici e da alcuni tempi si rifiutava di assumere i farmaci. Secondo i vicini di casa si trattava di una famiglia normale, tranquilla, salvo i frequenti diverbi scaturiti in seguito ai rimproveri di Luigi, ex cuoco che aveva sposato Angela Gambale in seconde nozze, che lo esortava a trovarsi un lavoro. Ivano, esporto di Scacchi online, diplomati in ragioneria, è stato descritto come una persona taciturna.



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