Si festeggia oggi san Bassiano, o san Bassano, vissuto nel 4° secolo, fu vescovo ed è venerato tutt’ora come patrono principale di Lodi, Bassano del Grappa e di San Bassano.
A raccontarci la sua storia è l’epigrafe sulla sua tomba: «Governò la sua Chiesa per 35 anni e 20 giorni. A 90 anni di età, lasciando alla terra il suo corpo nella gioia salì al cielo quando erano consoli gli augusti Onorio per l’ottava volta e Teodosio per la terza.»



San Bassiano nacque a Siracusa da un alto magistrato pagano che lo inviò a Roma per completare gli studi e avviare la carriera. A Roma si fece cristiano e, per sfuggire al padre, si spostò a Ravenna. Dal 374 al 409 fu vescovo della città di Laus Pompeia (oggi Lodi Vecchio): egli fu proprio il primo vescovo di Lodi, una città che in quel periodo aveva un’importante comunità cristiana, come dimostra la circostanza che le autorità imperiali, ai tempi delle persecuzioni di Diocleziano e Massimiano Erculeo, scelsero di decapitare i martiri Felice, Nabore e Vittore, legionari africani, proprio fuori Lodi Vecchio.



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San Bassianio svolse un ruolo importante nella lotta all’arianesimo: nel 381, al concilio di Aquileia, partecipò alla condanna del vescovo ariano Palladio di Ratiaria (l’odierna Archar, oggi in Bulgaria).
Nel 387 inaugurò fuori dalle mura la prima basilica di Lodi, dedicata ai dodici apostoli. Essa venne consacrata da Ambrogio, vescovo di Milano. L’edificio sopravvisse alla distruzione dei milanesi nel 1158 al tempo delle guerre contro il Barbarossa.
Nel 390 partecipò al sinodo milanese indetto dal vescovo Ambrogio – cui rimase molto legato per tutta la sua vita – per controbattere alla predicazione dell’eretico Gioviniano. Fu sepolto nella basilica di Lodi Vecchia da lui fondata.