Nell’ambito dello sciopero nazionale della Fiom, un gruppo di manifestanti ha inscenato un tiro al bersaglio con la sagoma di Berlusconi nei pressi della vlla di Arcore.
Berlusconi nel mirino dei lavoratori in sciopero. Letteralmente. Questa mattina, in occasione dello sciopero nazionale dei lavoratori indetto dalla Fiom, un corteo di proteste si è sviluppato anche ad Arcore, residenza del premier, nel Monzese. Qui, un centinaio di lavoratori della Confederazione unitaria di base (cub) ha inscenato un tiro al bersaglio contro la sagoma di Berlusconi. Oltre a Berlusconi, sono stati realizzati anche dei bersagli con le foto dell’ad del Lingotto Sergio Marchionne, del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini e del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Dopo il lancio iniziale di freccette, si è passati a quello di uova, centinaia. L’episodio si è svolto a pochi metri dalla villa del presidente del Consiglio.
Dopo di che, una piccola delegazione si è recata ai cancelli della villa di Berlusconi, recando un documento che conteneva le rivendicazioni della Cub e un incontro con il premier, il quale, tuttavia, non era presene. L’obiettivo è «richiamare l’attenzione sulla lotta per il diritto al lavoro e al reddito, e per contestare i modelli imprenditoriali di Marchionne e Marcegaglia e i modelli di società di Berlusconi e Mora», ha dichiarato Piergiorgio Tiboni, coordinatore della Cub nazionale.
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