All’origine dell’incendio della palazzina in cui a Castellaneta (Bari) persero la vita padre e figlie ci sarebbe una spietata vendetta.
Sarebbe una spietata vendetta, una ritorsione per un torto subito in passato, la ragione del rogo in cui, il 28 agosto scorso in una palazzina popolare di Castellaneta (Taranto) di via Aldo Moro, persero la vita Giuseppe Di Turo, 17 anni, pensionato dell’Ilva e la figlia di 5 anni Francesca. Nell’incendio si salvarono la moglie di Di Turo, di 37 anni, che riuscì a gettarsi dalla finestra e il figlio i 10 anni.
I carabinieri hanno arrestato M.C., di 26 anni, e D.V., di 16, residenti nella cittadini e ritenuti responsabili dell’incendio. Gli indizi raccolti nei mesi successivi al delitto dagli investigatori sono stati ritenuti sufficienti, dal Tribunale Ordinario e da quello del Tribunale per i Minorenni di Lecce, per l’emissione del provvedimento di custodia cautelare.
CLICCA >> QUI SOTTO PER CONTINUARE A LEGGERE L’ARTICOLO
Le accuse che gravano sui due sono di incendio, duplice omicidio e lesioni aggravate in concorso. Il 26ennee è stato tradotto nella casa circondariale di Taranto mentre al 16enne il provvedimento è stato notificato presso l’Istituto Penale Minorile di Bari, dove si trovava recluso per un altro reato.