Il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha rassicurato circa la tracciabilità delle uova importate dalla Germania e sul piano di controlli sugli alimenti importati ma non tracciabili.

In seguito all’esplosione dello scandalo diossina in Germania, il ministro della Salute Ferruccio Fazio rassicura i consumatori. Anche in Italia è stato importato un limitato quantitativo di uova, ma la loro provenienza è rintracciabile grazie all’etichettatura sulla quale è impressa il marchio di produzione e provenienza. Per quanto riguarda i prodotti italiani, poi, il ministro ha fatto presente che alimenti come carne, latte e uova, grazie alla loro tracciabilità sono «sono garanzia di sicurezza». Sul latte importato dalla Germania, il ministero ha inviato una lettera ai produttori chiedendo di effettuare controlli e analisi specifiche per la diossina. Saranno, inoltre, fatti controlli a campione dai Nas e dalle Regioni in tutta Italia. In particolare, il ministero ha programmato un doppio sistema di misure cautelative, grazie ai controlli realizzati all’origine, dalle aziende importatrici e al dettaglio, dalle Regioni.



«Il 13 a Roma ho convocato una riunione con i tecnici che hanno partecipato all’incontro di Bruxelles, i Nas e le Regioni Insieme si metteranno a punto modalità di controllo a campione», ha detto il ministro, riferendosi, in particolare, al latte a lunga conservazione e alle carni suine sull’etichetta dei quali non è contemplata l’origine. Per questi alimenti «potremo contare su questo doppio filtro».



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Nel frattempo, la Germania sta continuando a indagare sulle ragioni della contaminazione, ipotizzando un «comportamento criminale» da parte della Harles und Jentzsch, la ditta sotto accusa che produce al contempo oli industriali e acidi grassi provenienti da oli di scarto alimentari che venivano aggiunti ai mangimi.

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