E’ atteso lunedì il verdetto della Corte d’Assise sul caso dell’omicidio di Meredith Kercher, la ragazza inglese assassinata a Perugia e per la cui morte sono stati condannati in primo grado l’americana Amanda Knox e l’italiano Raffaele Sollecito, ai tempi del fatto fidanzati. Le requisitorie delle due parti, accusa e difesa, sono state estremamente dure. Per l’accusa, Amanda Knox è una sorta di personaggio dalla doppia personalità, capace di manipolare e di compiere gli atti più terribili, dichiarandosi innocente. L’avvocato dell’accusa è arrivata addirittura a regalare alla ragazza americana una copia del Libro Venere in pelliccia perché tal libro rispecchierebbe la sua personalità. Per la difesa, Amanda è stata massacrata e “impalata sulla pubblica piazza” dai media che non hanno avuto pietà di lei, costruendole addosso una immagine non veritiera.  E inoltre i cosiddetti indizi e le prove sarebbero frutto di una indagine condotta non in modo corretto. Alla corte la parola finale di un caso che va avanti ormai da quattro anni. Un caso internazionale, che mette insieme Inghilterra (la vittima), Stati Uniti e Italia (i due accusati): E proprio negli Stati Uniti non si è mai dubitato dell’innocenza di Amanda Knox non perdendo occasione di deridere e attaccare le indagini degli inquirenti italiani. In attesa del verdetto, dunque, i media americani hanno già pronunciato il loro di verdetto: innocenza. Una eroina, come viene definita, attesa al più presto in patria dove l’attende un futuro da star: molte televisioni sono già in lista per poterla intervistare pagando un sacco di soldi: si parla già di un film sulla sua storia. I genitori di Amanda hanno già pronto a Perugia un jet privato per portare la figlia immediatamente a casa se la sentenza fosse di assoluzione. Sembra che jet e viaggi in Italia die Knox siano sponsorizzati da network americani. Amanda intanto, come dice il suo legale, è fiduciosa anche se agitata: ‘‘L’ho trovata in attesa, ansiosa e agitata ma al tempo stesso fiduciosa”. Ha comunicato che Amanda lunedì prima dell’arrtinga farà una comunicazione spontanea: niente di scritto, ha detto l’avvocato, solo parole dal suo cuore. Secondo indiscrezioni giunte dal carcere la ragazza avrebbe passato la mattina di oggi con il parroco della sezione femminile della prigione.



Amanda e Raffaele sono in carcere dal 6 novembre 2007, quattro gironi dopo la scoperta del cadavere di Meredith. Se saranno giudicati innocenti, usciranno dopo avervi trascorso quattro anni. Altrimenti vi resteranno per il resto della loro esistenza.

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