Roberto Saviano non si è potuto recare a Londra per ritirare il Pen/Pinter Prize, premio conferitogli come riconoscimento per il suo coraggio e la sua determinazione nel combattere la Camorra perché, ironia della sorte, la Metropolitan police si è rifiutata di assegnarli la scorta. Lo scrittore, quindi, che dal 2006 vive sotto protezione, in luoghi segreti, di volta in volta diversi, non ha potuto partecipare alla cerimonia presso la British Library dal momento che è stato ritenuto che la sua sicurezza sarebbe stata in pericolo. La polizia, ora, è finita nell’occhio del ciclone. Jonathan Heawood, direttore dell’associazione in difesa della libertà degli scrittori che ha conferito il premio, ha spiegato che, dal momento che l’ente è senza scopo di lucro, non poteva godere delle risorse necessarie a procurargli un’adeguata protezione privata. Heawood ha fatto presente che l’episodio rappresenti un pessimo segnale, specialmente in questo momento in cui, quanto mai, è necessario un buon giornalismo e persone che sappiano difendere la verità.
La polizia metropolitana ha preferito non commentare, limitandosi a dire che si è trattato di una questione di sicurezza. Il premio di mille sterline, in ogni caso, è stato ritirato da Annalisa Piras, giornalista amica dell’autore di Gomorra. Lo scrittore ha lasciato un messaggio in cui ha ringraziato chi ha reso possibile che le mie parole diventassero pericolose per certi poteri che si nutrono di ombra e silenzio». Il premio che avrebbe dovuto ritirare, dedicato al Nobel per la letteratura 2005 Harold Pinter, è stato vinto, contemporaneamente da Sir David Hare, drammaturgo e regista inglese. Tutti gli anni, infatti, viene premiato uno scrittore britannico ed un altro in virtù del suo coraggio e per esser stato perseguitato in nome delle sue idee. Nella motivazioni, gli organizzatori hanno scritto che Saviano ha sfidato la camorra, «prima con il romanzo Gomorra e poi con il film che ne è stato tratto», Sir David ha fatto presente che tutto ciò è stato fatto a scapito della propria sicurezza. Il co-vincitore del premio si era detto speranzoso circa l’ipotesi che il conferimento avrebbe potuto migliorare le sue condizioni di vita.
Anche Antonia Fraser, vedova di Harold Pinter, maestro del teatro dell’assurdo scomparso all’età di 78 anni, nel 2008, si è detta convinta che il marito sarebbe stato onorato di vedere il proprio nome associato a quello dei due vincitori.