Ripreso il processo sull’omicidio di Sarah Scazzi. Oggi è stato il turno dell’accusa che ha spiegato il motivo per cui Sabrina Misseri e la madre Cosima sono ritenute colpevoli della morte della ragazzina. Per la procura infatti non esiste alcun dubbio al proposito: sono loro le assassine. Il gesto omicida sarebbe stato compiuto in dieci minuti. Per determinare gli orari dell’omicidio, sono utilizzate e intercettazioni delle cellule telefoniche e la testimonianza del fioraio Giovanni Buccolieri. Sarah, ha detto il sostituto procuratore. alle ore 14 e 15 era a casa. Alle 14 e 18 non rispondeva più al suo telefono. Non risponde neppure a un messaggio della sua migliore amica, Francesca. Ci sono poi le numerose contraddizioni emerse dal racconto dei fatti fatto da Sabrina e quello fatto dall’amica Mariangela Spagnoletti: quest’ultima ha sempre detto di aver incontrato Sabrina per strada e non nella veranda di casa Misseri come ha invece detto Sabrina. Mariangela ha rilasciato anche particolari su quei momenti: Sabrina era visibilmente sconvolta, gli occhi lucidi e si copriva spesso il volto con le mani. Infine l’ultimo fondamentale particolare: la lite accaduta la sera prima l’omicidio tra le due cugine per via del ragazzo di cui entrambe erano invaghite, Ivano Russo. Quindi il colpo di scena: durante la requisitoria, Cosima Serrano, la mamma di Sabrina, ha interrotto il procuratore gridando che stava raccontando troppe falsità. Oggi non era presente all’udienza Michele Misseri. Il motivo, come ha detto lui tramite i suoi legali, è che è stressato. “Sono stressato, sono provato. Non voglio più parlare a giornalisti e comparire in televisione” ha detto. Nella notte di due gironi fa la sua abitazione era stata fatta segno di lancio di pietre da parte di sconosciuti. Il processo vede coinvolte a vari titoli ben tredici persone. Anche quattro avvocati risultano coinvolti, ex difensori della famiglia Misseri, accusati di intralci alle indagini e  altri: Emilia Velletri, Gianluca Mongelli e Francesco De Cristofaro hanno chiesto il rito abbreviato mentre Vito J. Russo va al dibattimento. Ci sono poi il fratello di Michele Misseri, Carmine, e il nipote Cosima Cosma, accusati insieme allo stesso Misseri di occultamento di cadavere. Quello, ovviamente, della povera Sarah.



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