La bara contenente le spoglie di Marco Simoncelli è rientrata stamane alle 6 e 10 dalla Malesia. E’ giunta all’aeroporto di Fiumicino. A bordo del volo della Malaysia Airlines anche il padre Paolo e la fidanzata di Simoncelli, Kate, visibilmente provati dal dolore, e il collega e amico Valentino Rossi. Ad accoglierli fra gli altri il presidente del Coni Gianni Petrucci. I lavoratori dell’aeroporto che si trovavano in zona hanno approfittato per rendere omaggio al feretro: lo hanno accarezzato facendosi il segno della croce. Grande la commozione dunque all’aeroporto romano per il rientro a casa del giovane pilota scomparso tragicamente la scorsa domenica durante il Gran Premio della Malesia. Il feretro è stato poi portato nell’area merci per le dovute operazioni di dogana: sul muro della stanza sono state messe una bandiera italiana, alcune foto di Simoncelli e una scritta: “Ciao Sic”. Quando finalmente la bara è potuta uscire dall’aeroporto in moltissimi lavoratori si sono radunati per rendere ulteriore omaggio in clima di assoluto silenzio e hanno salutato abbracciandolo il padre di Simoncelli. Il Coni ha portato una corona funebre. Alle 7 e 32 il corteo funebre è partito in direzione di Coriano dove si terrà il funerale. La cerimonia di addio si terrà giovedì mattina anche se il commissario prefettizio del comune ha comunicato che c’è ancora molta incertezza su orario e quant’altro. La madre del campione scomparso sta infatti aspettando di parlare con il marito per organizzare nel dettaglio la cerimonia. Valentino Rossi ha rilasciato un commento dicendo che Marco era un grande e che lui non lo dimenticherà mai. Ha poi aggiunto che lui e Simoncelli stavano insieme tutti i giorni, si allenavano anche insieme. Ha poi confessato che loro, i piloti di moto, sanno che la morte è una cosa che può succedere durante le loro gare. Il quale ha anche chiuso per sempre le polemiche sul suo presunto ritiro dalle corse in seguito alla morte di Simoncelli: “Non l’ho mai detto, probabilmente è stata una dichiarazione fatta soltanto per vendere i giornali”.