Una scossa di terremoto è stata avvertita in provincia di Frosinone, nel Lazio. Ad individuarla sono stati i macchinari dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Secondo le rivelazioni degli esperti, la scossa è stata avvertita nel distretto sismico della Valle Latina. Chiamata anche Valle del Sacco, si trova nel Lazio meridionale, per lo più in provincia di Frosinone, salvo un breve tatto che ricade in provincia di Roma. È compresa, in particolare, tra i Monti Ernici ed i Monti Lepini. Il fiume Sacco la attraversa e rappresenta una porzione di quella che, comunemente, viene definita Ciociaria. I sismografi dell’Istituto hanno registrato 2,4 gradi di magnitudo.
Il fenomeno ha avuto luogo alle 17.14 e il suo ipocentro è stato individuato ad una profondità di 7,9 chilometri, alle coordinate 41.694°N, 13.282°E. I comuni situati in un’area compresa in un raggio di 10 chilometri nei quali la scossa è stata avvertita sono: Alatri (Fr), Ferentino (Fr), Frosinone (Fr), Fumone (Fr), Morolo (Fr), Torre Cajetani (Fr), Trivigliano (Fr); quelli, invece, compresi tra i dieci e i venti chilometri sono: Gorga (Rm), Maenza (Lt), Prossedi (Lt), Acuto (Fr), Anagni (Fr), Arnara (Fr), Ceccano (Fr), Collepardo (Fr), Filettino (Fr), Fiuggi (Fr), Giuliano Di Roma (Fr), Guarcino (Fr), Patrica (Fr), Piglio (Fr), Pofi (Fr), Ripi (Fr), Sgurgola (Fr), Supino (Fr), Torrice (Fr), Trevi Nel Lazio (Fr), Veroli (Fr), Vico Nel Lazio (Fr), Villa Santo Stefano (Fr).
Nel medesimo distretto sismico era stato avvertito, sempre dalle apparecchiature dell’Ingv, un altro terremoto il 29 settembre 2011. Quella volta, la magnitudo della scossa è stata di 2,5 gradi. Si è verificata alle 10.36, e la profondità del suo ipocentro è stata identificata a 5,3 chilometri. Il terremoto aveva avuto origine alle coordinate 41.699°N, 13.273°E. I comuni situati in un’area compresa in un raggio di 10 chilometri nei quali la scossa era stata avvertita erano: Alatri (Fr), Ferentino (Fr), Frosinone (Fr), Fumone (Fr), Morolo (Fr), Torre Cajetani (Fr), Trivigliano (Fr).
L’ingv ricorda che i valori relativi alle coordinate dell’ipocentro e quelli sulla magnitudo rappresentano le analisi migliori compatibilmente con i dati a disposizione. Ulteriori dati potrebbero far variare le stime. Sebbene, inoltre, tali dati siano rivisti, analizzati e interpretati da esperti, «nessuna garanzia implicita o esplicita è fornita. Ogni rischio derivante da un uso improprio dei parametri o dall’utilizzo delle informazioni inaccurate – dice l’Ingv – è assunto dall’utente».