Teresa, zia di Melania Rea, è stata ospite del programma tv Pomeriggio Cinque, in collegamento da Napoli. Preoccupata, la donna fa sapere che il padre di Melania si può quasi considerare un uomo morto, che vive ancora solo perché respira. Lo dice lui stesso, la sua normalità la vive solo nella nipotina Vittoria, il ricordo della figlia morta per lui ha reso tutto il resto anormale. Nella sua casa, dice ancora la zia, non c’è più niente di normale: “Quello che c‘è di normale è solo quello che fa la bambina e quello di conseguenza che fanno loro per lei”. Per la zia di Melania è necessario e importante giungere al più presto alla verità, scoprire chi veramente abbia ucciso Melania. Nel suo intervento televisivo, dice poi di non credere alla versione dei fatti proposta da Salvatore Parolisi. La donna spiega che il filmato in cui Parolisi dice di essere stato nel bosco con Melania prima del giorno in cui la donna è stata uccisa non è qualcosa di credibile. Quel fatto deve essere accaduto il 18 aprile e non prima. “Ora penso che lui è colpevole da quello che ho letto negli atti  perché lui non è riuscito a dimostrare di essere stato a Colle San Marco  e di conseguenza dove stare in un altro posto e quindi secondo me ce l’ha accompagnata lui a Melania” dice. E conclude con queste parole. “Tutto quello che è successo dopo o l’ha fatto lui o sa chi l’ha fatto, ma c’è una piccola speranza che sia innocente. Che Salvatore sia stato un bugiardo lo abbiamo scoperto subito pochi giorni dopo, che continuasse a mentire non ce lo aspettavamo  purtroppo la rabbia sta più in quello che è successo a Melania e ora dobbiamo andare avanti solo per Vittoria”. Dal punto di vista delle idnagini, proprio in questi gironi è stata respinta la richiesta della difesa di fare un nuovo esame sul corpo di Melania, per poter capir el’ora e il girono esatti della sua morte. La richeista è stata repsinta perché secondo gli inquirenti quanto è già stato esaminato ha permesso di capire l’ora esatta della morte, avvenuta tra le 14 e 30 e le 15 e 30 del 18 aprile.



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