Nel 1990 un giovane ma già affermato Steve Jobs stava tenendo un discorso alla Graduate School of Business di Stanford. Tra la folla si nascondeva Laurene Powell, studentessa universitaria che il 18 marzo 1991 è diventata la moglie di uno degli uomini più geniali che il mondo abbia mai conosciuto. Oggi la signora Jobs ha 47 anni e piange la prematura morte del marito, avvenuta dopo anni di sofferenze dovute a una rara forma di tumore al pancreas. Lo stesso anno in cui i due si sono sposati nell’albergo Ahwanhee nel Yosemite National Park con una cerimonia buddista presieduta dal monaco Kobin Chino Otogowa , la giovane studentessa conseguiva il Master of Business Administration alla Stanford. In un’intervista Steve Jobs aveva raccontato il loro incontro: «Ero nel parcheggio con le chiavi in mano, e mi sono chiesto: “Se questa fosse la mia ultima notte sulla Terra, preferirei passarla a un incontro d’affari o con questa donna?”. Così ho fatto una corsa nel parcheggio e le ho chiesto se voleva cenare con me. Lei ha accettato e da allora siamo stati sempre insieme». La coppia ha poi avuto tre figli, Reed, Erin e Eve, e vivevano in California, a Palo Alto. Fu proprio Laurene Powell a spingere Jobs verso il mondo della solidarietà e del no-profit, visto il suo impegno in questo settore: è la cofondatrice di Terravera, che si occupa della vendita di cibo naturale, fa parte della direzione di Teach of America, del Fondo mondiale per le donne e del Fondo per le nuove scuole, ed è presidente del Board of College Track, che si occupa della formazione di centinaia di studenti americani. A poche ore dalla morte di Steve Jobs, Laurene Powell ha voluto diffondere un commovente messaggio: «Steve è morto in pace oggi, circondato dalla sua famiglia. Nella sua vita pubblica, Steve era conosciuto come un visionario, nella sua vita privata ha amato la sua famiglia. Siamo grati ai tanti che hanno condiviso i loro desideri e le preghiere durante l’ultimo anno di malattia di Steve. Apriremo un sito per coloro che desiderano offrire omaggi e ricordi. Siamo grati per il sostegno e la gentilezza di coloro che condividono i nostri sentimenti per Steve.
Sappiamo che molti di voi piangono con noi e vi chiediamo di rispettare la nostra privacy durante questo periodo di forte dolore». A detta di amici e parenti, l’orgoglio più grande del “mago”, come lo ha soprannominato il The Economist, erano proprio i suoi tre figli, più di qualsiasi creazione tecnologica o idea geniale, tanto da decidere di chiamare uno dei suoi primi computer Lisa, come la figlia avuta dalla precedente unione con la pittrice Chrisann Brennan.