Mentre il gup di Taranto dice no alla richiesta di scarcerazione di Sabrina e Cosima, Michele Misseri torna ad auto accusarsi e a scagionare figlia e moglie. Lo ha fatto nel corso di una intervista rilasciata al programma Mattino 5 andata in onda stamane. L’uomo, da tempo scarcerato perché ritenuto colpevole solo di occultamento del cadavere della nipote Sarah Scazzi, ha detto per l’ennesima volta che l’unico colpevole, l’assassino, è lui. Questa volta ha voluto ribadire il punto, dopo numerose confessioni e ritrattamenti tanto che ormai gli inquirenti difficilmente credono alle sue dichiarazioni, in modo deciso. Prima avevo paura di giudici e carabinieri, ha detto, ma adesso non ho più paura di nessuno. Per Michele Misseri Cosima e Sabrina non hanno mai mentito: non c’era nessuno con me nella fase finale del delitto, durante l’occultamento di cadavere, ha detto. “Spero che durante il dibattimento riconoscano la loro innocenza e la mia colpevolezza” ha aggiunto. Misseri ha poi detto che nei suoi confronti durante il processo in corso ha notato esserci delle “cariche di odio”: il giudice non gli avrebbe permesso neanche di avvicinarsi alla figlia per salutarla e chiederle perdono. Dice ancora di essere triste perché pensava le avessero fatte uscire di prigione (riferendosi all’istanza di scarcerazione presentata dai legali) dato che le due donne, secondo Misseri, non c’entrano niente. Adesso, clonclude l’uomo, chiede a moglie e figlia di avere pazienza “perché prima o poi dovranno uscire.” Difficilmente questa ennesima dichiarazione godrà di influenza presso i giudici. Ieri sera infatti la richiesta di scarcerazione da parte dei legali di Cosima Serrano e Sabrina MIsseri è stata respinta: restano in carcere con l’accusa di aver ucciso Sarah. Secondo il gup, le due donne possono ancora uccidere, inquinare le prove e anche fuggire. Per i loro legali una sentenza che era in qualche modo attesa e che non stupisce. Come si sa, l’accusa ritiene che quello di Sarah Scazzi sia un omicidio maturato in ambiente familiare che doveva per forza di cose essere a conoscenza di tutti i membri della famiglia Misseri.
Dichiarazioni che vengono intese come il contenuto di quanto il gup pronuncerà il prossimo 21 novembre, quando verrà dichiarato il rinvio a giudizio per le due dome. L’accusa nei loro confronti è di aver ucciso Sarah, e soppresso il suo cadavere con l’aiuto di Michele Misseri.