Al termine dell’udienza generale nell’Aula Paolo Vi, in Vaticano, Benedetto XVI si è rivolto ai leader mondiali che si accingono a partecipare al G20 di Cannes. «Auspico – ha detto il Papa – che l’incontro aiuti a superare le difficoltà che, a livello mondiale, ostacolano la promozione di uno sviluppo autenticamente umano e integrale». La massima autorità anglicana, l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, dal canto suo ha invitato, dalle pagine del Financial Times ad una discussione pubblica sull’ipotesi di tassare la transazioni finanziarie. Il tutto, all’indomani dell’ingarbugliarsi della situazione, in seguito alla decisione del primo ministro Papandreu di sottoporre ai cittadini un referendum sul piano di aiuti stabiliti dalle istituzioni europee per impedire il crack della Grecia. Una consultazione, di fatto, sul suo operato, finalizzata a toglierlo da una situazione politicamente imbarazzante e a scollarsi di dosso la responsabilità delle misure drastiche che il Paese dovrà adottare per rispondere alle richieste europee. Ma che, di fatto, laddove l’esito fosse negativo, rappresenterebbe un secco “no” all’euro che metterebbe in forse la sua stessa esistenza.
Ieri, a tal proposito, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Nikolas Sarkozy hanno fatto sapere di essersi sentiti telefonicamente e di aver deciso di incontrare, assieme ai capi delle principali istituzioni europee il premier greco. Hanno aggiunto che intendono fare in modo che le decisioni assunte in seno all’Unione divengano operative in tempi rapidi. Il riferimento è, anzitutto, proprio al piano di aiuti per la Grecia, il cui sblocco dell’ennesima tranche è stato stabilito la scorsa settimana dopo un difficile confronto. Nel frattempo, in Italia, è stato varato un Consiglio dei ministri, per questa sera, alle 20, per decidere le misure d’urgenza, a seguito del crollo delle borse di ieri, in ribasso di quasi il 7%. Le ipostesi al vaglio dei ministri, già discusse ieri, quando si è deciso di rinviare la decisione, sarebbero tre: il pacchetto di anticrisi consterebbe di un maxiemendamento, di un decreto e di un disegno di legge.
Già in mattinata Berlusconi si è visto con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, quello del Welfare, Maurizio Sacconi, quello dello Sviluppo economico, Paolo Romani, con Roberto Calderoli (Semplificazione), Altero Matteoli (infrastrutture) e Nitto Palma (Giustizia). Le misure messe a punto dovranno esser presentate al G20 che avrà inizio domani.