COLLETTA ALIMENTARE 2011 – Il giorno della Colletta Alimentare è arrivato. Oggi, sabato 26 novembre 2011, come ogni anno, chi andrà a fare la spesa potrà fare un gesto semplice e concreto in favore di chi è più sfortunato e vive nella povertà, donando generi alimentari non deperibili.
Siamo alla quindicesima edizione di un appuntamento che dal 1997 coinvolge gli italiani, ma non solo, in un grande spettacolo di carità.
I numeri parlano da soli, come stanno sottolineando i media nazionali: alle porte dei supermercati di tutta Italia, infatti, oggi ci saranno oltre 120.000 volontari con la tradizionale pettorina gialla, segno di riconoscimento ufficiale della manifestazione. Si prevede, in base ai dati delle passate edizioni, che ben 5 milioni di italiani parteciperanno a questo gesto, anche se da mesi la crisi è ormai una realtà con cui fare i conti, giorno dopo giorno.
Nella passata edizione le tonnellate raccolte furono 9.400. Un dato impressionante che, nel concreto, ha voluto dire un contributo reale a ben 8.159 strutture caritative, che in Italia accolgono 1.400.000 poveri (il 15,6% di questi enti svolge attività residenziali, il 9,4% attività mensa, mentre il restante 75,1% confeziona i pacchi alimentari per le famiglie povere).
Ma come si può dare il proprio contributo? Basta recarsi, soltanto nella giornata di oggi, in uno dei supermercati aderenti e consegnare ai volontari, in un apposito sacchettino giallo, i prodotti che si vogliono donare liberamente (dall’olio agli omogeneizzati, dagli alimenti per l´infanzia, al tonno e alla carne in scatola, fino alla pasta). Come sempre, non verranno accettate donazioni in denaro.
Trovare il supermercato più vicino è molto semplice. Sul sito ufficiale del Banco Alimentare la cartina integrata con google maps è facilmente consultabile. I punti vendita che hanno aderito sono tantissimi e non è molto difficile trovarne uno a poca distanza da casa (per i più tecnologici è anche disponibile, gratuitamente, una comoda applicazione per iPhone).
«Non sono solo i poveri ad aver bisogno di gesti così – ha scritto recentemente Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà -. Ancora di più ne hanno bisogno coloro che li attuano, i buoni samaritani e anche i sacerdoti e i leviti di oggi che siamo un po’ tutti noi.
Rispondendo con un gesto semplice al bisogno del prossimo sconosciuto, ci ricordiamo che ogni uomo è bisogno e desiderio infinito di cui l’indigenza materiale e spirituale sono solo segni».
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