Berlusconi è giunto a Palazzo di Giustizia di Milano, per l’udienza del processo Mills in cui è imputato con l’accusa di corruzione. L’ex presidente del Consiglio, non essendo più a capo del governo, non può più godere del legittimo impedimento che gli aveva consentito, in passato, di rinviare alcune udienze per impegni istituzionali legati alla sua funzione. Berlusconi è entrato in tribunale passando dall’ingresso di Via Freguglia, senza rilasciare ai numerosi giornalisti presenti alcuna dichiarazione. Secondo l’accusa formulata dal pm Fabio De Pasquale, Berlusconi avrebbe corrotto l’avvocato Mills allo scopo di ottenere da lui falsa testimonianza in altri due processi in cui è imputato, All Iberian e Tangenti alla Guardia di Finanza. Mills dovrebbe essere ascoltato, grazie ad una rogatoria internazionale, attraverso un collegamento video. Tuttavia, non è escluso che si avvalga della facoltà di non rispondere. La settima scorsa, per l’avvocato inglese, è sopraggiunta la prescrizione per altre due accuse che gli erano state addebitate. Era stato accusato di aver testimoniato il falso, a Londra, nell’ambito del processo Sme, nel 2003 e, nell’ambito del processo sulla compravendita di diritti tv da parte di Mediaset di riciclaggio. A proposito di quest’ultima accusa, teoricamente la Procura dispone ancora dei tempo per fare ricorso, impugnare il processo e chiederne la riapertura. Mills sarebbe del tutto contrario a testimoniare oggi, dal momento che, come più volte ha sottolineato, con le sue parole potrebbe riferire «ai giudici parole in grado di inquisirlo come era accaduto oltre 8 anni fa a Londra nel caso Sme».
Tuttavia, l’avvocato rappresentante, a Londra, della Procura di Milano, afferma che Mills è obbligato a deporre sulle presunte responsabilità di altre persone attualmente sotto processo. Tuttavia, una serie di complicati nodi burocratici potrebbe portare ad uno slittamento del processo. Pare, infatti, che non sia chiaro se Mills possa considerarsi semplicemente un testimone, obbligato a deporre, o un testimone imputato di un reato connesso al processo in cui dovrebbe testimoniare, per il quale potrebbe, invece, avvalersi della facoltà di non rispondere. I giudici decideranno oggi su questo.
Se la deposizione sarà rinviata, il processo, la cui sentenza è attesa a gennaio,potrebbe saltare, dal momento che è attesa per marzo la prescrizione.