Oggi la Chiesa cattolica celebra San Giacomo della Marca, nato a Monteprandone, ad Ascoli Piceno, nel 1394 e morto a Napoli nel 1476. Beatificato il 12 agosto 1624 da Papa Urbano VIII e proclamato santo da Papa Benedetto XIII il 10 dicembre 1726, San Giacomo della Marca compie gli studi liberali ad Ascoli e si laurea in Diritto a Perugia intorno al 1412. Si sposta poi in Toscana, più precisamente a Bibbiena, dove prima è giudice e poi notaio nella segreteria comunale di Firenze. Comincia ad entrare in contatto e in un successivo rapporto di amicizia con i francescani del luogo e, interessato e incuriosito dai misteri redentivi che suscitava in lui la visione del Monte Verna, decide di lasciare l’avvocatura e entrare nell’Ordine dei Frati Minori nel luglio del 1416. Nel 1423 viene ordinato sacerdote, dopo essere stato allievo di Giovanni da Capestrano e Bernardino da Siena. La rivalità tra le città di Fermo e Ascoli era nota a quel tempo, ma con l’intervento di San Giacomo in veste di pacificatore, si riuscì ad arrivare ad una incredibile e storica pace nel 1446 e poi nel 1463. San Giacomo fu successivamente impiegato dal suo ordine per contrastare l’eresia bogomila in Bosnia e le dottrine degli ussiti in Boemia e Austria. Nel 1459, su invito di Pio II, partecipò anche al Concilio di Mantova, indetto per formare una crociata contro i Turchi. Successivamente prese anche parte al Concilio di Firenze per la riunione della Chiesa latina a quelle orientali. San Giacomo della Marca diede statuti civili a ben undici città e nella sua vita ha scritto diciotto libri. Sebbene fosse costantemente impegnato, si prodigò comunque a costruire biblioteche, conventi, basiliche, pozzi e cisterne pubbliche. San Giacomo arriva a Napoli, dove trascorre gli ultimi tre anni della sua vita, in un ozio quasi forzato, fuori del suo ambiente e del suo apostolato itinerante. Probabilmente San Giacomo si sentiva ormai alla fine della sua vita, che avrebbe voluto chiudere ad Assisi o nella sua Marca, ma accettava volentieri le volontà del Papa, che lo tratteneva a Napoli per assecondare il desiderio del re Ferdinando, nella speranza di avere il re sempre fedele alla sede di Pietro.
San Giacomo morì a Napoli il 28 novembre 1476, e il suo corpo venne sepolto nella chiesa di Santa Maria la Nova. Nel 2011, il suo corpo è stato poi trasferito nel Santuario Santa Maria delle Grazie, fondato proprio da lui, a Monteprandone, nel 1449.