Oggi la Chiesa cattolica e quella ortodossa celebrano Sant’Andrea. Fu uno dei dodici apostoli, e discepolo di Giovanni Battista, prima che di Cristo. Nato a Bethsaida di Galilea, era il fratello di Pietro. E, come lui, un pescatore. Figlio di Giona (o Giovann) fu anche discepolo di Giovanni Battista.  Nel Vangelo di Giovanni, Andrea, il primo degli apostoli che si incontrano nei testi sacri, viene descritto mentre assieme ad una amico sta seguendo Giovanni Battista. Che, vedendo Gesù, esclama: “Ecco l’agnello di Dio!”. I due lo raggiungono e gli parlano. Subito dopo Andrea corre dal fratello, annunciandogli: “Abbiamo trovato il Messia!”. Non poco tempo dopo, Andrea e Pietro si troveranno al cospetto di Cristo che dirà loro: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini”. Andrea, nei Vangeli, viene considerato come uno dei discepoli più cari a Gesù. Lo ritroveremo anche sul Monte degli Ulivi, quando Pietro, Giacomo e Giovanni interrogano Cristo “in disparte”. Di Andrea, infine, viene fatta menzione quando, nel primo capitolo degli Atti degli apostoli, era diretto a Gerusalemme dopo l’Ascensione.



I testi canonici di lui non raccontano altro. Secondo gli apocrifi, sarebbe stato lui a incoraggiare Giovanni a scrivere il suo Vangelo. Eusebio di Cesarea,  invece, (265-340) scrisse che predicò il Vangelo in Asia Minore e nella Russia meridionale. Giunto in Grecia, giudò la comunità dei cristiani di Patrasso e trovò il martirio, crocifisso a testa in già su una croce a forma di X (croce di Sant’Andrea). Venne ucciso in questo modo per sua scelta. Disse, infatti, che mai avrebbe osato eguagliare il Maestro. Le sue spoglie vennero traslate a Costantinopoli nel 357, salvo il capo, che restò a Patrasso. Quando nel 1460 i Turchi invasero la Grecia, il capo di Andrea fu portato a Roma. Rimase in San Pietro sino al 1964, quando Paolo VI decise di farlo restituire alla Chiesa di Patrasso. Secondo le leggende scozzesi (il santo è patrono della Scozia), le sue relique vennero portate da Regolo al re dei Piti. Il primo pare che fosse un monaco espulso dall’Irlanda assieme a San Colombano. Secondo un’altra leggenda, tuttavia, nel corso di una battaglia contro gli inglesi, re Ungo, dopo aver scorto una nuvola a forma di croce di Sant’Andrea, si convinse che si trattava di un presagio. E che se avessero vinto la battaglia, avrebbero eletto il Santo a patrono della Scozia.



Tuttavia, la venerazione del santo risale, sembra, a San Colombano. Quando, durante il Sinodo di Whitby, la chiesa celtica stabilì che, secondo quando si poteva apprendere dalle scritture, Andrea, dopo Pietro, aveva un ruolo preminente rispetto a quello di tutti gli altri apostoli.

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