Ultimo avviso per gli automobilisti: sarà meglio fare incetta di benzina e procurarsi delle scorte per evitare, nei prossimi giorni, di rimaner in panne con la propria automobile. Da stasera, infatti, i benzinai hanno deciso di incrociare le braccia per i prossimi giorni. Su tutte le strade italiane, salvo quelle della Liguria e della Toscana, le regioni colpite dalle alluvioni dei giorni scorsi in cui si sono verificati ingenti danni e dove ci sono state numerose vittime. La mobilitazione avrà inizio alle 19 di questa sera per concludersi alle 7.00 dell’11 novembre sulla viabilità ordinaria e dalle 22.00 di oggi sino alle 6.00 dell’11 sulla viabilità autostradale. A segnalarlo, il Coordinamento Nazionale Unitario di Faib Confesercenti e Fegica Cisl. Al centro della mobilitazioni, il bonus fiscale. Come ha chiesto il presidente di Figisc Confcommercio, Luca Squeri, è divenuto parte determinante del settore, è ad esso strutturale da 17 anni e la richiesta è quella del rinnovo che sarebbe a rischio.
Con l’ipotesi, secondo i sindacati, oltretutto, «di una decurtazione retroattiva dello stesso bonus: come dire, oltre al danno la beffa di una richiesta ai gestori di rimborsare dei soldi, una cosa preoccupante». A nulla è valsa la proposta del sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, di «rendere strutturale il bonus fiscale da sei millesimi inserendolo al posto del contributo per gli alluvionati, una volta esaurita l’emergenza nelle aree colpite». Tra le ipotesi, anche l’esenzione dal pagamento delle commissioni bancarie sugli acquisti effettuati con bancomat e carte di credito che, attualmente, costano ai benzinai un euro ad operazione. Proposte che, tuttavia, per i sindacati sono tutt’altro che sufficienti. Secondo loro, infatti, il ministero si sarebbe mostrato «latitante», continuando a fare promesse che il governo non ha saputo mantenere. In ogni caso, a quanto fa sapere Viabilità Italia, Centro Coordinamento nazionale viabilità, su tutti i 462 distributori che sono presenti sui 6.600 chilometri di autostrade sono stati individuati quelli che, nonostante lo sciopero, resteranno aperti.
Questo per poter garantire, compatibilmente con il diritto allo sciopero, quello alla circolazione. Saranno quindi, garantito il rifornimento dell’utenza in transito. In particolare, in autostrada resterà aperto un benzinaio ogni – al massimo – 100 chilometri.