Oggi la Chiesa cattolica celebra Santa Maria Crocifissa Di Rosa, al secolo Paola Francesca. Nata il 6 novembre del 1813, è figlia di un ricco imprenditore bresciano, Clemente Di Rosa, e Camilla Albani, che appartiene alla nobiltà bergamasca.  Resta orfana di madre a 11 anni, quando il padre decide di inviarla al collegio della Visitazione per studiare. Ne uscirà a 17 anni. Il padre avrebbe voluto vederla sposata. Ma, quando le parla di matrimonio, lei confessa di volere rimanere fedele al voto di castità fatto mentre si trovava in istituto. Il padre decide di mandarla ad Acquafredda, un paese del Bresciano, a lavorare in una fabbrica di filati di seta. La giovane, accanto al ruolo che le affida il padre nel dirigere l’impresa di famiglia affianca l’impegno per gli ammalati e gli indigenti e si dedica all’istruzione religiosa femminile con l’aiuto di alcune ragazze.



Quando nel 1836 la Lombardia è colpita dal colera lei, assieme alle sue ragazze, inizia a prestare servizio presso il lazzaretto, assistendo anche chi è malato in casa e gli organi. In questo periodo dà vita a due istituti per sordomuti mentre, nel 1840, si trova alla guida di 32 ragazze capaci di svolgere il ruolo di infermiera e si saper, al contempo, istruire religiosamente le fanciulle. Nel 1849 i bresciani si rendono pienamente conto dell’intensa attività di Paola Francesca e delle sue ragazze quando queste presteranno soccorso ai feriti delle “Dieci Giornate”, quando Brescia, ribellatasi agli austriaci, dovette subire le rappresaglie ordinate dal feldmaresciallo Haynau. Fino ad allora, la piccola comunità guidata da Paola Francesca, pur operando con il pieno riconoscimento della popolazione, a causa di intoppi burocratici e di una serie di veti da parte di potenti locali, non ha ancora personalità giuridica né rinascimento ufficiale. Questo, finalmente, arriva nel 1851, quando la Santa Sede riconosce il gruppo come congregazione religiosa. Assumono il nome di Ancelle della Carità.



L’anno successivo Paola Francesca pronuncia i voti e assume, da religiosa, il nome di Maria Crocifissa, in onore della sorella maggiore, morta nel 1839. Le Ancelle iniziano a lavorare, oltre che in Lombardia, in Veneto.

A Maria Crocifissa resta poco da vivere. Gravemente ammalata, morirà a soli 42 anni, una volta fatto ritorno a Brescia. Papa Pio XII Pacelli la proclamerà santa nel1954. Le sue spoglie, praticamente incorrette, giacciono presso la Casa madre di Brescia.

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