Oggi ho letto su un giornale che i piatti più richiesti in un famoso sito di ricette sono quelli della tradizione. E sarei pronto a giurare che anche la consultazione della nostra applicazione di 600 ricette su iPhone sia in quella direzione. Domani, vi regalo allora una ricetta speciale di Busto Arsizio che è quella dei bruscitti, mentre oggi vi faccio un regalo esclusivo, che è il mio pensiero di Natale per i tanti che ogni giorno mi leggono: il nuovo numero di Papillon, il 62, da sfogliare online (clicca subito qui). Sono circa 200 pagine che contengono tutte le mie scoperte, quelle di Marco Gatti e di altri collaboratori, dopo un periodo continuamente in giro su e giù per l’Italia. Ho resistito parecchio, prima di scucire l’indirizzo della miglior coppa piacentina, mai provata in vita mia. Ma alla fine ho ceduto. E così la novità di un ristorante grandioso a Pesaro, piuttosto che la spesa alla corte dell’Abbadia di Fiastra nelle Marche. I ragazzi di In Presa, all’Artigiano in Fiera, ci hanno fatto pensare parecchio sulla nuova ristorazione, quella che uscirà da un anno di crisi. E lì abbiamo riportato le nostre riflessioni. Ma si parlerà anche del pane e dei luoghi comuni sbagliati, delle ricette per una colazione come si deve, di viaggi, dialoghi immaginari fra cuochi, notizie curiose, libri… Vabbe’, ogni volta che esce Papillon mi rivedo stupito in un agriturismo a mangiare i pisarei e fasò o in un luogo dove vorrei fare la mia vacanza. E lo sfoglio e lo risfoglio. Quando eravamo all’università, ci davamo da fare per produrre le dispense delle lezioni di cui avevamo testi ufficiali. E lo facevamo per noi e per tutti. Una missione per stare bene in università. Appena siamo usciti, trovandoci ad Alessandria, in quattro, da quattro rispettive università diverse, abbiamo fatto la stessa cosa: come si fa a vivere e a gustare questo territorio? Abbiamo iniziato a girare i ristoranti e le trattorie in incognito, pagando il conto, e raccontando. Da quel libricino con la copertina nera come la pece è nato poi tutto. E sono vent’anni che editiamo la GuidaCriticaGolosa dove giudichiamo i ristoranti con i faccini neri e sorridenti. Vent’anni dove abbiamo conosciuto dei personaggi straordinari, che vivono per dare la possibilità agli altri di comunicare attraverso un piatto, un prodotto.



In questo numero di Papillon vedrete la faccia sorridente di Gino, che sopra Aulla, a Barbarasco, apre il suo negozio di alimentari raccolto, ma conoscerete anche quelli che nel carcere di Busto Arsizio fanno il cioccolato. E i gelati? L’Albero dei Gelati di Seregno, Pastorino di Calice Ligure e Alfredo a Lingua di Salina. Sono stati i migliori assaggi di quest’anno. In tutta questa Italia che abbiamo abbracciato è Natale: in Trentino, all’Orso Grigio o all’Altra Isola dal Monsignore. Leggi questo numero di Papillon e se ti sarà piaciuto non esitare a diventare socio di Papillon. Siamo in 6mila in tutta Italia e proprio quest’anno stiamo crescendo. Regalati il mondo di Papillon, siamo già pronti per Golosaria nel Monferrato, ai primi di marzo. E vogliamo tanto essere anche con te.



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