Il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani vuole convocare i gestori di carburante Faib e Fegica per scongiurare l’eventualità di sciopero.
I gestori di Faib e Fegica sono sul piede di guerra. Riuniti in un coordinamento unitario, si sono detti pronti allo sciopero immediato contro la riforma del settore carburanti prevista nel ddl concorrenza, confluito in un’unica norma con quello per la semplificazione. E’ stato confermato lo stato di agitazione, e mentre le categorie denunciano il «pasticcio avvenuto in Cdm sul ddl competitività, prima dato per approvato e poi ritirato», chiedono «un urgentissimo incontro» con il presidente del Consiglio.
Il ministro dello Sviluppo Paolo Romani, dal canto suo, è intenzionato ad aprire un tavolo di confronto con i gestori per scongiurare l’ipotesi di sciopero generale. Già lo scorso dicembre, dopo un incontro tra il ministero e gli operatori del settore, questi ultimi avevano fatto marcia indietro sulla possibilità di una settimana intera di astensione dal lavoro, proprio in coincidenza con Natale e Capodanno.
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«Se ci parlassimo ci potremmo chiarire. Li incontreremo come abbiamo fatto il 28 dicembre», ha detto il ministro a margine di un’audizione al Senato. A proposito del provvedimento in questione, il ddl concorrenza, confluito in un’unica norma con quello della semplificazione, ha spiegato che la decisione è stata assunta in base all’«affinità» tra i due ddl. Date le affinità in particolare tra benzina e rc auto «abbiamo pensato – ha aggiunto – di istituire un tavolo omnicomprensivo tra i due ministeri e di far confluire tutte le norme in un unico provvedimento».