Per la Corte di Cassazione, i tempi sono maturi perché il Parlamento apra alle adozioni per i single.

Secondo la Corte di Cassazione, i tempi sarebbero maturi perché il Parlamento consenta le adozioni da parte di single, seppur a certe condizioni.

La pratica non sarebbe, infatti,   in contrasto con quanto stabilito dalla Convenzione di Strasburgo sui fanciulli del 1967, dove sono indicati  i criteri di base in materia. «Il legislatore nazionale ben potrebbe provvedere, nel concorso di particolari circostanze, ad un ampliamento dell’ambito di ammissibilità dell’adozione di minore da parte di una singola persona anche con gli effetti dell’adozione legittimante (con la quale l’adottato acquista lo stato di figlio legittimo degli adottanti, e ne assume e trasmette il cognome, interrompendo ogni rapporto con la famiglia d’ origine ndr.)», si legge nella sentenza 3572 depositata oggi.



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L’adozione legittimante, tuttavia, rimane al momento consentita solo ai «coniugi uniti in matrimonio, avendo finora ritenuto il legislatore tale statuizione opportuna e necessaria nell’interesse dei minori». La Corte suprema ha, infatti, negato il diritto a tale tipo di adozione ad una madre che ha visto per due anni con una bambina nella Federazione Russa e in seguito negli Stati Uniti, dove il Tribunale della Columbia ha dichiarato l’adozione efficace.



La Corte di Appello di Genova, nel 2009 aveva consentito, alla mamma single, l’adozione con formule speciale alla mamma single. Rimangono, cioè, alcune limitazioni, come la necessità del consenso da parte di un tutore per alcuni atti che riguardano l’adottato, o alcuni limiti, come la possibilità di ereditare dai parenti collaterali alla mamma.

 

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