Famiglia Cristiana commenta il rinvio a giudizio immediato per Berlsuconi con un editoriale online in cui esprime un duro verdetto.
In sostanza, Berlusconi è colpevole e il fatto che sarà giudicato da tre donne non è altro che la nemesi che merita. «Con l’aria che tira – scrive Giorgio Vecchiato -, la notizia non è il rinvio a giudizio immediato. E’ la composizione del collegio giudicante: tre donne». Secondo chi scrive che Berlusconi dovesse finire processato era cosa scontata «Forse si poteva distinguere fra quelle due materie, concussione e prostituzione, così coadiuvanti per l’immagine del primo ministro e, più ancora, della Nazione da lui governata».
Tuttavia, in seguito alla manifestazione di domenica, dove migliaia di donne hanno manifestato contro il premier, «per lo meno su Ruby e socie era inevitabile una sentenza. E dopo gli attacchi di Berlusconi alla magistratura, era ben difficile che un Gip spaccasse il capello in quattro, e più ancora che facesse finta di nulla».
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Veniamo, appunto, ai tre giudici donna. Ecco il commento: «la sentenza in mano a tre signore. Viene subito in mente la nemesi. Tu, Berlusconi, delle donne ti sei servito, e in malo modo; le stesse donne faranno giustizia». Un auspicio finale, che concede al premier il beneficoi del dubbio: «Anche chiedendosi chi sfrutta e chi è sfruttato, le tre signore giudicanti non dovranno fare sociologia», dice l’editorialista. «Dovranno decidere se c’è o no reato. Dalla loro esperienza, dal loro equilibrio, dalla loro cultura giuridica e umana, davvero aspettiamo giustizia. Anzi Giustizia, con la maiuscola, senza pregiudizi e condizionamenti».