In un comunicato, l’avvocato Alfredo Marri di FermiamoLeBanche, lamenta la rimozione dei video con lo spot pe ril suo ultimo libro. FermiamoLeBanche è una associazione fondata dallo stesso Marri nel 1987, “per la lotta contro le banche attraverso le cause”.
In un comunicato rilasciato oggi, Marri sostiene che Youtube ha “bloccato l’accesso ai circa 60 video che FermiamoLeBanche aveva caricato per anni fidandosi di youtube”. Recentemente Marri aveva girato un video in cui si vedeva Ruby venir spogliata e lasciata in underwear mentre leggeva la pubblicità del nuovo libro di Marri. Il motivo, secondo Marri, è che “il tema di fondo dei video di Ruby è il signoraggio bancario primario e secondario, di cui, nel video in italiano, le faccio dire che «è la radice del male», sicché youtube ha fatto sparire il canale FermiamoLeBanche”.
Cosa combatte l’associazione FermiamoLebanche? Lo spiega Marri: ” banche centrali, dalla Banca Centrale Europea alla Federal Reserve, sono private e stampano i soldi – incredibilmente da proprietarie – al solo costo della carta e dell’inchiostro, per poi venderli, al valore facciale, agli Stati, che glieli pagano con i buoni del tesoro, creando così, attraverso questa attività gravemente illegale, il debito pubblico. Debito pubblico che, come è più facile capire dalla lettura del mio documento (al quale rinvio per la spiegazione di cosa sia il signoraggio secondario, che è ancora più grave), si può risolvere con la nazionalizzazione delle banche centrali e quindi con la possibilità per lo Stato di stampare i soldi senza doverli assurdamente comprare”.
Tornando al caso Youtube, Marri dice che "circa 60 video cancellati, compreso il booktrailer di Ruby, che avevo scelto, per la sua notorietà, per rendere noto nel mondo questo occulto e gravissimo fenomeno (il signoraggio), di cui tratto anche ne Il labirinto Femminile, che è sì «un epistolario d’amore in sms» incentrato sul tema dello «strategismo sentimentale», ma contiene anche 80 pagine su molti temi che non piacciono al sistema bancario". Aggiunge: "Un blocco avvenuto verso le 17 (ora italiana) del 15 febbraio 2011, mentre, nel mondo, stavano scaricando il video di Ruby (ma anche gli altri), da youtube, centinaia di migliaia di persone e di organizzazioni al giorno, per poi condividerlo o farlo scaricare a credo qualche centinaio di milioni di altri utenti dai loro siti, o attraverso le loro mailing list".