Dieci anni dopo la strage di Novi Ligure, Omar è già tornato in libertà, Erika lo sarà fra un anno. Il Giorno di oggi pubblica una intervista con Madre Mirella Ronda, suora che da più di trent’anni segue i detenuti nelle prigioni bresciane, dove si trova anche Erika. La suora ha avuto a che fare con la ragazza assassina nel carcere di Verziano.



“L’ha vista sciogliersi un poco, lavorare, dedicarsi agli studi fino a conquistare una scintillante laurea in filosofia. Senza mai perdere i connotati dell’indecifrabilità” scrive Il Giorno. Poi l’intervista: che cosa fa Erika in carcere? “Lavora in una cooperativa che si occupa di assemblaggio” risponde. “Per un po’ di tempo si è dedicata anche alla confezione di bandiere. Lavora, la vedo lavorare con le altre”. Il giornalista chiede se Erika parla del suo caos, l’omicidio della madre e del fratellino: “Quando è uscito il ragazzo (Omar) si è un po’ arrabbiata leggendo i giornali: una specie di perché lui sì e io no”.



Chi è oggi Erika De Nardo? "E’ tutta proiettata verso il futuro. Ha fatto bene a laurearsi. Non so cosa farà quando sarà libera, magari andrà all’estero anche se i suoi familiari sono a Novi. Qui in Italia è perseguitata dai giornalisti. Lei ha preso posizione, non ha voluto veder nessuno dall’esterno che non fossero i familiari". Ma Erika è pentita? "Penso che sia tutto un po’ rimosso" spiega la suora. "Si può pensare a una rimozione per poter vivere. Forse non poteva essere diversamente a quell’età". Tesi che su Il Giorno viene riportata anche da altri articoli: "Senza il senso di colpa non c’è rimorso".

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