Si celebra oggi come santo del giorno San Modesto, che fu vescovo di Treviri dal 486 al 489, anno della sua morte. San Modesto dovette affrontare le feroci incursioni dei Franchi: mentre teneva la cattedra vescovile vide la propria città invasa e messa a ferro e fuoco, con la distruzione di molte e perfino della cattedrale.



San Modesto si mise dalla parte dei cittadini per preservarne la libertà e si preoccupò, nonostante gli ostacoli, di diffondere la fede, opponendosi in modo risoluto agli invasori. Alla sua morte, i suoi diocesani di Treviri lo ricordarono come un uomo virtuoso e santo, tramandandone la memoria di generazione in generazione. San Modesto è sepolto nella chiesa di sant’Eucario.
Treviri, nella regione della Renania-Palatinato, è la più antica sede vescovile della Germania. Ci sono noti i vescovi di Treviri fin dalla metà del III secolo. I vescovi di Treviri furono fin dai primi tempi caratterizzati da una sostanziale indipendenza.



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E il prestigio di Treviri crebbe in maniera esponenziale quando fu creata arcidiocesi metropolitana nell’VIII secolo.
Essa divenne quindi, al tempo dei principi-vescovi, un importante principato ecclesiastico del Sacro Romano Impero, con estensione lungo la Mosella fra Treviri e Coblenza. Un importante reliquia fece sì che l’arcidiocesi di Treviri divenisse luogo di culto e meta di pellegrinaggio: il 1º maggio 1196 l’arcivescovo Giovanni consacrò un altare della cattedrale che venne dedicato alla reliquia della Tunica inconsutile, indossata da Gesù Cristo prima della Crocifissione. Tradizione vuole che la sacra reliquia venisse trovata per miracolo da sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino.