Notizia inaspettata: Silvio Scaglia ton ani libertà. Proprio oggi giorno del suo compleanno in cui alcuni organi di stampa avevano sottolineato l’ingiusto trattamento del manager, che ha passato due mesi nel carcere di Rebibbia e dieci agli arresti domiciliari (con il divieto di frequentare persone, anche i familiari).
La decisione è stata presa dalla prima sezione del tribunale di Roma. Scaglia è imputato in un processo per riciclaggio di due miliardi di euro. L’istanza di scarcerazione era stata presentata dai suoi legali. Scaglia ha commentato: “Mai avrei immaginato un percorso così travagliato”. Era agli arresti domiciliari dal 17 maggio, nella sua residenza in Val d’Aosta.L’ex amministratore delegato di Fastweb aveva venduto la sua società già da qualche tempo prima che scoppiasse il caso. “Torno in libertà dopo un anno di prigione e arresti domiciliari”, ha commentato a caldo l’ex ad di Fastweb.
“Vivo da anni all’estero e appena saputo del mandato di cattura sono rientrato immediatamente in Italia a disposizione dell’autorità giudiziaria consapevole di dover passare in carcere il tempo necessario per chiarire la mia estraneità ad ogni illecito. Non mi sarei mai aspettato un percorso così travagliato, lungo e drammatico”, prosegue Scaglia, “ma rispetto la giustizia e resto convinto della correttezza della mia scelta iniziale e conto sul processo in corso per rendere evidente la mia innocenza”.