Sta suscitando polemiche il servizio del tg1 in cui è andata in onda un’intervista in cui Gheddafi ringraziava Prodi per averlo fatto accettare dalla Comunità internazionale.
Il Tg1 di Augusto Minzolini scatena ancora una volta le polemiche: «la faziosità di Augusto Minzolini che purtroppo per gli italiani ricopre la carica di direttore del Tg1 è senza limiti», dichiara Sandra Zampa, portavoce dell’ex presidente del Consiglio Romano Prodi. Oggetto della sua invettiva, un servizio andato in onda sul telegiornale della prima rete e intitolato “Italia-Libia, dieci anni di realpolitik”, in cui appariva, tra le altre cose, un intervista concessa da Gheddafi a Giovanni Minoli il 6 dicembre 2004.
Allora il Colonnello sostenne che Romano Prodi, nel periodo di presidenza della Commissione Europea (1999-2004) svolse un ruolo «molto importante» per ricondurre la Libia in seno alla Comunità internazionale ed esserne accettata. «Lo ringrazio – disse Gheddafi riferendosi a Prodi – per la sua posizione nella commissione. Prodi – conclude è un amico, un caro amico». Ebbene, secondo Zampa il direttore del Tg1 ha approfittato «in maniera scorretta di una vecchia intervista di Gheddafi sui rapporti con l’allora presidente della Commissione Europea». In ogni caso, «sappia – ha aggiunto – che mai si vedrà Romano Prodi inchinarsi davanti al colonnello Gheddafi e baciargli la mano come ha fatto Silvio Berlusconi e mai, inoltre, lo si vedrà compiere gesti ridicoli».
Il Pdl, per bocca di Piero Testoni, replica: «La lingua batte dove il dente duole. Proverbio antico come antica e documentata resta, senza che questo debba creare scandalo salvo nei farisei della prima Repubblica, la vicinanza dei leader politici italiani di sinistra (D’Alema) o di un centrosinistra cattolico come Prodi per il leader libico Gheddafi».
Anche Giovanni Mottola, deputato di Iniziativa dei Responsabili e membro della commissione di Vigilanza Rai dà manforte a Minzolini «Basta trasmettere un vecchio filmato di Romano Prodi con Gheddafi – dice – perché la deputata del Pd Zampa si senta in dovere di accusare di faziosità il direttore del Tg1. Sarebbe il caso di ricordare ai paladini di Prodi le uscite di D’Alema e compagni con leader del terrorismo. Ma comunque i filmati non possono essere accusati di faziosità: sono un fatto e tutti gli italiani possono vedere e giudicare».