Il corpo di Yara, secondo le prime indiscrezioni e in attesa dell’autopsia che si terrà domani, avrebbe ricevute almeno sei coltellate inferte con estrema violenza. Ci sono infatti segni di coltellate sulla schiena, al collo e su di un polso. Nonostante il cadavere ridotto a scheletro e parzialmente mummificato, i segni sembra siano evidenti.
Questo significa che Yara è stata attaccata probabilmente perché cercava di difendersi dal suo o dai suoi rapitori, avrebbe reagito e sarebbe stata colpito con violenza per ucciderla. Dai primi rilevamenti effettuati dal medico legale, il corpo di Yara presenta almeno sei ferite da arma da taglio una alla gola, quattro alla schiena e una ad un polso, inferte con particolare violenza. La ragazza sarebbe stata colpita prima alla gola, avrebbe quindi tentato di difendersi venendo colpita al polso e alla fine stata colpita alla schiena. L’autopsia di domani all’istituto di medicina legale sarà tenuta da un pool selezionato di esperti. Gli investigatori intanto sarebbero propensi a ritenere che Yara sia sempre stata in questi tre mesi nel campo dove è stata ritrovata ieri, nonostante le numerose testimonianze della gente del luogo e dei ricercatori che avevano già battuto il campo.
Per tutta la giornata la zona a Chignolo in via Bedeschi è stata teatro di un viavai di curiosi, ma anche di tanta gente che ha voluto portare un mazzo di fiori, un peluche, un biglietto per Yara. Tanto che alla fine della giornata all’ingresso del campo si è creato – su un blocco di cemento – un piccolo altarino colmo di fiori. «Avete ucciso il nostro angelo», ha detto per esempio un’anziana signora ferma a poca distanza dal nastro bianco e rosso dei carabinieri.