Si celebra oggi come santo del giorno san Gilberto di Sempringham, vissuto nell’11° secolo. Fondò l’ordine gilbertino, il solo che sorse e si sviluppò in Gran Bretagna. Venne proclamato santo da papa Innocenzo III.
Nato da una famiglia di origine normanna (il padre, Jocelino, era un cavaliere arrivato in Inghilterra al seguito di Guglielmo il Conquistatore), san Gilberto fin da tenera età fu avviato alla carriera ecclesiastica, e per questo si recò in Francia a studiare all’abbazia di Mont Saint-Michel e poi arrivò fino all’Università di Parigi. Qui rimase diversi anni come insegnante.



Avendo chiara la propria vocazione educativa, una volta tornato in patria, si dedicò ancora all’insegnamento.
Entrò quindi a servizio dei vescovi di Lincoln, ricevette l’ordinazione sacerdotale e fu nominato penitenziere della diocesi.
Nel 1130 Gilberto ritornò a Sempringham, dove fondò un monastero di religiose di clausura sotto la regola cistercense, poi una comunità maschile a cui diede la regola di sant’Agostino: queste due fondazioni segnarono l’inizio dell’Ordine dei Gilbertini, l’unico Ordine religioso sorto in Inghilterra, i cui statuti furono approvati da papa Eugenio III nel 1148 e confermati dai suoi successori Adriano IV e da Alessandro III.



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San Gilberto partecipò anche al capitolo generale di Citeaux (Francia) del 1147 dove ebbe occasione di incontrare il papa Eugenio III e Bernardo di Chiaravalle, al quale rimase poi sempre legato da profonda amicizia.
Nonostante gli si offrissero le nomine prima ad arcidiacono della cattedrale di Lincoln e poi a quella a vescovo di York, san Gilberto rifiutò, preferendo entrare da semplice monaco nel suo ordine. Gilberto morí ultracentenario, circondato dai suoi monaci, a Sempringham. L’ordine, alla morte del suo fondatore, contava tredici monasteri. Fu Enrico VIII a ordinare nel 1538 la soppressione dell’ordine gilbertino che contava ben 26 monasteri.