E’ morto oggi, all’ospedale policlinico Gemelli, Giovanni Bollea, il padre fondatore della moderna neuropsichiatria italiana.
E’ morto Giovanni Bollea, il padre fondatore della moderna neuropsichiatria italiana. Si è spento attorno alle 18, all’ospedale Policlinico Gemelli dove era ricoverato da diversi giorni. Nato il il 5 dicembre del 1913 a Cigliano Vercellese, si era laureato medicina nel 1938 e in seguito si era specializzato in malattie mentali.
Aveva frequentato, nel dopoguerra, un corso di specializzazione in psichiatria infantile a Losanna. Bollea, in questo campo, è stato pioniere, con l’introduzione, nella clinica universitaria di Roma, della psicoanalisi, della psicoterapia di gruppo e del lavoro di equipe. Aveva fondato e diretto l’Istituto di neuropsichiatria infantile di via dei Sabelli a Roma ed è stato il primo presidente della Società italiana di neuropsichiatria infantile.
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L’Università di Urbino, nel 2003, gli ha conferito la laurea honoris causa in Scienze dell’educazione dell’Università di Urbino, mentre nel 2004 gli è stato conferito il premio alla carriera al Congresso mondiale di psichiatria e psicologia infantile di Berlino. Era anche membro del Comitato d’Onore del "Premio UNICEF – dalla parte dei bambini" dal ’99, quando venne istituto. Nell’ambito dell’Unicef si è contraddistinto per numerosi interventi a favore dei bambini. Dal 2007 è stato nominato Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Con Feltrinelli ha pubblicato il bestseller "Le madri non sbagliano mai" per Feltrinelli. La camera ardente sarà allestita in Campidoglio, dalle 10.00 di martedì 8 febbraio, nella Sala della Protomoteca.