Si celebra oggi come santo del giorno san Paolo Miki e compagni. San Paolo Miki è il primo religioso cattolico giapponese. Nato nei pressi di Kyoto da una nobile famiglia, ricevette il battesimo a 5 anni e a 22 entrò nella Compagnia di Gesù come novizio. Grazie ai suoi intensi studi divenne esperto della religiosità orientale, cosicché venne destinato alla predicazione, che comportava il dialogo con dotti buddhisti. Divenne un gesuita missionario, ma non poté essere ordinato sacerdote a causa dell’assenza di un vescovo in Giappone.
Inizialmente in Giappone il cristianesimo fu tollerato dalle autorità locali, ma nel 1587 si cambiò atteggiamento e un decreto sancì l’espulsione dei missionari stranieri.
L’ostilità antieuropea prese poi la forma di una vera e propria persecuzione nei confronti degli occidentali che erano quasi tutti religiosi e dei cristiani che erano considerati traditori. L’ostilità antieuropea raggiunse il suo culmine nel 1596, quando si scatenò una persecuzione contro gli occidentali, quasi tutti religiosi, e i cristiani, considerati traditori.
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Arrestato nel dicembre 1596 a Osaka, trovò in carcere tre gesuiti e sei francescani missionari, con altri giapponesi terziari di San Francesco. San Paolo Miki e tutti i suoi compagni vennero crocifissi su un’altura presso Nagasaki. Prima di morire, tenne l’ultima predica, esortando tutti a seguire la fede in Cristo; e diede il suo perdono ai carnefici. Al momento del martirio, ripetè le parole di Gesù in croce: "In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum". È stato proclamato santo nel 1862, da papa Pio IX.