La Procura della Repubblica di Milano non avanzerà oggi la richieste di giudizio immediato per il premier Berlusconi.

Non sarà avanzato oggi, con ogni probabilità, la richiesta di giudizio immediato per il premier Silvio Berlusconi, indagato dalla Procura di Milano per prostituzione minorile e per concussione. E’ quanto riferisce il procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati. I magistrati si starebbero ancora confrontando su questioni di natura tecnica.



In particolare, la richiesta di rinvio a giudizio immediato potrebbe essere effettuata, molto probabilmente, unicamente per il reato di concussione. Fonti giudiziarie, inoltre, hanno precisato di non avere ancora avuto contatti con la Procura di Napoli, in merito al filone di indagini parallele in cui confluirebbero nuovo elementi sul reclutamento delle ragazze e un coinvolgimento della criminalità organizzata.



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In merito poi, all’eventualità del conflitto di attribuzione tra poteri sulla competenza funzionale della Procura di Milano a indagare, che potrebbe essere sollevato dal Parlamento o dagli avvocati del premier in caso di richiesta di rito abbreviato, è stato fatto presente da parte di ambienti giudiziari, che li procedimento penale non sarà sospeso. In merito all’accusa di prostituzione minorile si starebbe indagando anche su una seconda ragazza, Iris Berardi.

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