Roberto Saviano parla SU Repubblica.tv del suo incontro con il boss Maurizio Prestieri.

Roberto Saviano, intervistato da Repubblica, racconta di un incontro molto particolare che getta nuova luce sulla ferocia della criminalità organizzata. «Ho incontrato un po’ di volte un personaggio, fondamentale per capire il potere criminale in Italia il potere che parte da Napoli. Si chiama Maurizio Prestieri questo boss, un pentito che ha deciso di collaborare con la giustizia qualche anno fa. Ha iniziato a raccontare storie incredibili, di sangue e narcotraffico, di investimenti e alleanza con la politica», dice Savinao.



«I suoi racconti vanno dalla Slovenia fino in Grecia – continua l’autore di Gomorra -, raccontano di Paolo Di Lauro, il capo del cartello di Secondigliano, di cui lui era il braccio destro».

Tra tutti gli aneddoti, uno in particolare ha colpito Saviano, per la sua «feorocia». E’ rimato «impressionato» di come il boss «abbia descritto la scuola dell’omicidio». Il durante riferimento è alla faida di Secondigliano. In quel contesto, alcuni figli dei boss non sanno sparare. «E allora i padri devono educarli alla morte. Scelgono degli obiettivi tra i loro uomini e li sacrificano come bersagli vivi per insegnare ai figli ad uccidere».



E ancora: «mi ha raccontato del riciclaggio di denaro, degli uomini che lo hanno aiutato, e degli incontri avuti con famosissime soubrette in cambio di ingenti quantità di denaro».


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