Il fratello e il nipote di Michele Misseri, rispettivamente Carmine Misseri e Cosimo Cosma, sono stati scarcerati.
Erano stati arrestati in seguito a intercettazioni ambientali da cui sembrava evidenziarsi una loro partecipazione all’occultamento del cadavere di Sarah Scazzi. I due restano però indagati per concorso di soppressione di cadavere. Il motivo della scarcerazione è dovuto all’accoglimento da parte del Tribunale del Riesame di Taranto del ricorso presentato dai loro legali contro l’ordinanza di custodia cautelare a termine, per 30 giorni, emessa dal gip il 23 febbraio. Il commento dei legali: “Evidentemente il Tribunale ha accolto le nostre tesi difensive. Leggeremo le motivazioni. E’ stata una decisione certamente sofferta. La giustizia ha avuto il suo corso: crediamo che esista un giudice terzo capace di giudicare al di là delle posizioni accusatorie”.
clicca sul pulsante qui sotto per leggere della scarcerazione dei parenti di Michele Misseri
L’annullamento dell’ordinanza non avrebbe a che fare con le eccezioni procedurali ma invece si riferirebbe al merito e cioè alla probabile mancanza di gravi indizi. Le reali motivazioni del riesame saranno rese note nei prossimi giorni. La prima udienza del riesame è infatti stata aggiornata per difetto di procedura: la difesa non aveva recepito le intercettazioni ambientali fra i due, e la moglie Maria Ferrara. I legali avevano perciò sollevato la questione del diritto di difesa.