I risultati dell’autopsia di Yara Gambirasio non sono ancora ufficiali e secondo quanto dicono i responsabili, ci vorranno forse settimane. Però alcune voci, non confermate ufficialmente, cominciano a trapelare.
Ieri si era detto che sul cadavere di Yara erano state trovate tracce genetiche appartenenti a un uomo. Successivamente pur non confermata è trapelata la notizia che era stato trovato anche Dna femminile. Adesso comincerebbero le comparazioni sul Dna di alcune delle persone interrogate in questi mesi. Il riserbo degli investigatori è però ovviamente assoluto. Se fosse vero che ci sono tracce di un uomo e di una donna sul corpo di Yara, l’interrogativo su quanto è realmente successo la sera del 26 novembre 2010 adesso sarebbe totale. Intanto arrivano nuove notizie. Il corpo di Yara sarebbe stato effettivamente nel campo dove è stato ritrovato sin dalla sera della scomparsa, il 26 novembre.
A dare la conferma gli accertamenti sul corpo della tredicenne, ma anche la comparazione delle tracce vegetali e dei pollini prelevati nello stesso appezzamento di campagna ai margini della zona artigianale del paese, dove il corpo della tredicenne era stato trovato il 26 febbraio scorso nel campo di via Bedeschi a Chignolo. La posizione del cadavere al momento del ritrovamento fa escludere qualsiasi ipotesi che esso sia stato trasportato nel campo solo in seguito. Di più: il corpo di Yara è stata sepolto nella neve in almeno tre periodi dei tre mesi della sua permanenza nel campo, in totale per 25 giorni. Ecco perché probabilmente il corpo di Yara non è stato avvistato durante le ispezioni nel campo. Infine l’arma del delitto: sarebbero due. Colpi di coltello e di oggetto contundente, probabilmente un sasso.