E’ morta Nilla Pizzi, la celeberrima contante che vinse la prima edizione del Festival di Sanremo con “Grazie dei fior” e che riuscì a vincere anche la successiva edizione con “vola colomba”. Un romanticismo che arriva dall’Italia degli anni ’50 così diversa, anche se nel Festival si è spesso riscoperta uguale a se stessa, da un mondo in cerca di trasgressione. La cantante aveva 91 anni e a dare la notizia della scomparsa è stato il suo agente che – forse qualcuno si stupirà – è Lele Mora.



La Signora di Sanremo (Adionilla Pizzi alla anagrafe), capace di vincere la prima edizione (e di piazzarsi anche seconda, sempre lo stesso anno con “La luna si veste d’argento” in duetto con Achille Tognani) e di trionfare anche nella seconda, ha avuto una carriera lunghissima che l’ha portata sulle scene fin dai diciotto anni (in una sorta di concorso antesignano di Miss Italia) e poi in radio, da cui sotto il fascismo fu allontanata a causa della sua meravigliosa voce, ritenuta troppo sensuale.



Ebbe una vita privata decisamente travagliata e segnata anche da un tentativo di suicidio, fortunatamente fallito.

 

La sua love story col cantante Gino Latilla, col quale duetta in numerosi celebri motivi come Colpa del bajon, Col tricche-ballacche, El bajon, Amico tango, Volevo dir di no.

Sostituita da Vittoria Mongardi al Festival di Sanremo del 1954, colpita dal tentato suicidio di Gino Latilla (dopo essere stato lasciato da lei), decide di cambiare casa discografica, diventa magrissima e si fa bionda. È la protagonista di alcuni fortunati film musicali come Ci troviamo in galleria di Mauro Bolognini (dove recita accanto a Carlo Dapporto e Sofia Loren), e Canzone appassionata di Giorgio Simonelli.



Nel 1959 vince Canzonissima (con L’edera), il Festival di Barcellona (in coppia con Claudio Villa con Binario) e si piazza terza al Festival di Napoli con Vieneme ‘nzuonno assieme a Sergio Bruni. Nel 2003 le e’ stato assegnato il Premio alla Carriera.