-I santi che vengono ricordati oggi, santi Ilario e Taziano, furono entrambi martiri ad Aquileia. Sant’Ilario era vescovo della città oggi in Friuli. Il nome di Ilario (Ilaro o Ellaro), associato a Taziano nel Martirologio geronimiano, coincide con quello del secondo vescovo dei catologhi aquileiesi. Secondo una tradizione che affonda le proprie radici in un passato remoto, il vescovo Ilario e il diacono Taziano subirono il martirio sotto Numeriano il 16 marzo 284.
Fu costruito ad Aquileia un martyrium ottagonale dedicato a Ilario, probabilmente una costruzione del IV secolo. Alla fine del VI secolo, per timore dei Longobardi, il patriarca Paolo si rifugiò a Grado, portandovi i corpi dei santi martiri, fra cui quello di Ilario e Taziano. Anche a Gorizia ci sono testimonianze del loro culto: qui infatti era loro dedicata una chiesa già all’inizio del XIII secolo, che divenne chiesa parrocchiale della città verso il 1460, e, alla soppressione del patriarcato di Aquileia, divenne cattedrale della nuova arcidiocesi nel 1751. I santi Ilario e Taziano sono venerati anche come Patroni principali di Gorizia.
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Proprio all’interno della cattedrale, tra gli arredi preziosi che vi sono custoditi, ci sono anche due busti lignei dorati dei santi Ilario e Taziano. Nel giorno in cui sono venerati i due santi, Gorizia celebra la Festa dei patroni con diverse celebrazioni liturgiche e altre manifestazioni, tra cui l’assegnazione del Premio “Ss. Ilario e Taziano – Città di Gorizia”, destinato a persona, ente, associazione o società che, attraverso la propria opera o attività nel campo civile, economico, culturale, artistico, religioso o sociale abbia dato lustro alla città. Questa sera vedrà la premiazione del giornalista Gianni Bisiach, che ha offerto tra diversi media (giornali, radio, tv) importanti contributi storici.