Il dna sotto le unghie di Yara chiave per risolvere il mistero della morte della ragazza. E’ quanto pensano gli investigatori, che sono giunti anche alla conclusione che Yara doveva conoscere il suo assassino. Sarebbe infatti salita in macchina della persona perché si fidava di lui.
Poi questa persona avrebbe cercato di abusare di lei, Yara si sarebbe difesa disperatamente e la persona in un raptus di follia l’avrebbe uccisa. Sembra, secondo le ultime indiscrezioni, strozzandola, dunque soffocandola. In questo estremo tentativo di difesa, sotto le unghie di Yara potrebbe essere rimasto il dna del mostro. Dunque non si cerca un anonimo maniaco. Si cerca una persona del paese che molti potrebbero conoscere. “I pregiudicati per reati sessuali sono i primi che abbiamo controllato ed escluso, e ne abbiamo ben più di una decina in banca dati”, ha detto un investigatore.
Potrebbe essere un amico, o anche il padre di un amico un frequentatore della palestra. Anche la notizia che escludeva la violenza sessuale, adesso è messa in dubbio: per saperlo realmente bisognerà attendere i risultati degli esami, anche due settimane di tempo per avere una risposta precisa. Per gli inquirenti sarebbe stata uccisa propri nel campo dove è stata ritrovata e abbandonata lì. In un orario in cui la vicina discoteca era ancora chiusa e gli operai dei capannoni lì vicino erano già andati via.