Ci sono sette nuovi peccati. Gli atteggiamenti peccaminosi che il Vaticano ha aggiunto ai precedenti sono in tutto sette, e fra di essi c’è anche la fecondazione assistita: «Oggi – afferma il vescovo reggente della Penitenzieria Apostolica, Gianfranco Girotti – ci sono nuove forme di peccato che prima neanche si immaginavano.



Le nuove frontiere della bioetica, innanzitutto, ci mettono di fronte ad alterazioni moralmente illecite e che riguardano un campo molto esteso». Il caso più frequente è rappresentato dal «ricorso ad alcune tecniche di fecondazione artificiale, quale la Fivet, cioè la fecondazione in vitro, non moralmente accettabili». La motivazione della Chiesa: “Il concepimento deve avvenire in modo naturale tra coniugi mentre gli embrioni sono persone”. E’ tutto il tema delle manipolazioni genetiche a essere sotto accusa, un “terreno insidioso”. Aggiunge il Reggente del supremo tribunale della Chiesa per il foro interno “Oggi si offende Dio non solo rubando o bestemmiando, ma anche con azioni di inquinamento sociale, rovinando l’ambiente, compiendo esperimenti scientifici moralmente discutibili”.



Ecco allora tutti e sette i nuovi peccati: 1. violazioni bioetiche come il ricorso alle tecniche di fecondazione assistita e il controllo delle nascite; 2. esperimenti di dubbia moralità come la ricerca sulle cellule staminali e gli studi sul dna; 3. abuso di droghe; 4. inquinare l’ambiente; 5. contribuire all’acuirsi della disparità fra ricchi e poveri; 6. eccessiva ricchezza; 7. contribuire a creare povertà. Il vaticano poi denuncia la crisi della confessione, almeno il 60% dei fedeli non la praticherebbe più: “È impressionante oggi il fenomeno della indifferenza che esiste nei confronti della confessione. Attualmente nella Chiesa la posizione di questo sacramento non è delle migliori né sul piano della pratica né su quello della comprensione, mentre, tra i fedeli, si va affievolendo la coscienza del peccato” dice ancora il vescovo.

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