Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 torna l’ora legale. Ricordarsi di spostare l’orologio avanti di un’ora e di prendere alcuni accorgimenti per dormire bene.

Ricordarsi di puntate in avanti di 60 minuti le lancette dell’orologio. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27, infatti, arriva l’ora legale. Scatterà alle 2 di notte e sortirà, principalmente, due effetti: toglierci un’ora di sonno e regalarci un’ora in più di luce. Che, tradotto in termini concreti, significa un cospicuo risparmio energetico: si calcola che in sette mesi in cui è rimasta in vigore l’ora legale, nel 2009 siano stati 643 milioni i kilowattora risparmiati corrispondenti a 93 milioni di euro.



Pare che la sua origine risalga al settecento e che fu Benjamin Franklin ad intuirne la potenzialità per potere risparmiare energia. La sua idea, tuttavia, pare che non ebbe un gran seguito. Nel 1907, il costruttore inglese William Willet rilanciò la proposta, ma fu nel 1916 che la Camera dei Comuni britannica, approvò il British Summer Time mentre, per quanto riguarda il nostro Paese, la sua adozione risale al 1966, contestualmente alla crisi energetica.



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Con lo sfasamento orario, l’insonnia, avvertono gli esperti, l’insonnia è in agguato. Il cambio di un’ora corrisponde ad un piccolo jet-lag e il nostro organismo potrebbe risentirne. Potremmo subire variazioni, in particolare, nella produzione di melatonina, indispensabile per il sonno e favorita dal buio. I consigli? Mantenere invariato il ciclo sonno-veglia, anticipare, se possibile, l’ora in cui si va a letto e quella dei pasti e non eccedere la sera con cibo e alcolici. E, dopo 2, massimo 3 giorni, tutto torna alla normalità.