A Lampedusa continuano ininterrottamente gli sbarchi dei clandestini, 2.000 in 24 ore. La gente è in piazza per protestare, alcuni inneggiano allo sciopero generale.
A Lampedusa la situazione è incandescente. I cittadini hanno raggiunto il limite di sopportazione. Sono 1.973 gli immigrati sbarcati sull’Isola nelle ultime 24 ore, 3.721 da venerdì. Continuano ad arrivare e il piccolo centro non è più in grado di assorbirne. Un gruppo di cittadini si è organizzato per protestare bloccando il passaggio di fronte al varco militare del porto. In strada sono stati riversati due grandi recipienti per l’acqua, mentre alcune delle persone che protestavano hanno innalzato, su un cumolo di macerie, la bandiera della Trinacria, simbolo della Sicilia, e quella di Lampedusa. «Non vogliamo entrare in quarantena», ha urlato un ragazzo, mentre altri gridavano: «Noi siamo il popolo di Lampedusa, lo sappiano i leghisti che ci costringono a vivere in questa situazione. Rivogliamo indietro la nostra libertà, solo questo chiediamo. Difendiamo la nostra dignità, siamo stanchi». E mentre molti inneggiano allo sciopero generale, alcuni consiglieri del centrodestra si sono incatenati, per protesta, al porto.
Intanto, ieri sera cinque o sei immigrati clandestini hanno aggredito e derubato una coppia nella propria abitazione di Villa Ambra, un complesso residenziale che ospita, tra gli altri, alcuni operatori della croce rossa. Gli extracomunitari hanno trafugato oggetti preziosi e orologi e colpito al viso, con un pugno allo zigomo, Luigi Salina, pescatore di 58 ann. Solina non ha potuto ancora denunciare il fatto ai carabinieri: «I carabinieri mi hanno detto che ho tempo 60 giorni e di tornare tra due giorni. Qui si pensa agli immigrati, la gente è abbandonata. Abbiamo paura. Basta, basta, basta».
Il ministro della Salute Ferruccio Ferruccio, riferendo sulle condizioni dell’isola, ha dichiarato: «C’è un problema igienico-sanitario importante e che potrebbe in futuro continuare. Non riteniamo però che ci sia un rischio di epidemie. Oggi sull’isola arriveranno i nostri ispettori Intanto, il governatore siciliano Raffaele Lombardo, dopo aver visitato l’isola, ha fatto sapere che, per il momento non è in atto alcun blocco delle scuole. «Ho constatato che, nonostante gli allarmi lanciati, non si è verificato finora il temuto blocco dell’attività scolastica. Salvo pochi casi, i ragazzi vanno regolarmente a scuola e l’istituzione scolastica lavora normalmente. E’ un ottimo segnale per l’isola».