Il Tribunale di Roma ha rigettato il reclamo della Rai contro l’ordinanza che il 28 dicembre imponeva di reintegrare la giornalista Tiziana Ferrario alla conduzione del Tg1.

La Ferrario quindi, dovrà riprendere le sue mansioni di mezzobusto del  primo tg nazionale e di inviata per i grandi eventi. La scelta di rimuoverla dall’incarico era stata fatta e difesa dal direttore del Tg1 Augusto Minzolini. L’ordinanza collegiale ha ravvisato nella rimozione dalla conduzione una discriminazione:«Sussistono elementi indiziari che convergono univocamente nel far ritenere che lo spostamento della lavoratrice dalle mansioni di conduttrice di telegiornale sia da addebitare più che ad effettive esigenze organizzative ad una volontà ritorsiva posta in essere dai vertici della redazione al fine di sanzionare il dissenso manifestato dalla giornalista nei confronti della linea editoriale impressa al telegiornale dal direttore».



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Il direttore del Tg1, così aveva motivato la sua scelta: «io ho fatto assumere in blocco 18 precari, tutti ereditati dalle precedenti gestioni, imponendo all´azienda un notevole sforzo economico. A fronte di questo c’era bisogno anche di proiettare all’esterno questo rinnovamento della redazione e in un Tg questa operazione la puoi fare solo inserendo volti nuovi. Stimo la Ferrario, ma dopo 28 anni di conduzione forse si può anche fare altro». E ancora: «A Ferrario ho offerto di fare il superinviato: tre mesi a Mosca, tre mesi a New York, massima libertà. Un sogno per qualunque giornalista abbia ancora il gusto di fare questo mestiere».. 



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