-San Giuseppe Moscati, il santo che si ricorda oggi è un nostro contemporaneo. Di lui ci sono giunti scritti autografi, foto e testimonianze di persone che hanno lavorato con lui o anche suoi pazienti. È stata una persona molto dotta e allo stesso tempo di grande umanità e sensibilità.

San Giuseppe Moscati nacque il 25 luglio 1880 a Benevento, era il settimo tra dei nove figli del magistrato Francesco Moscati e di Rosa De Luca, dei marchesi di Roseto. Nel 1881 la famiglia Moscati si trasferì ad Ancona e poi a Napoli. Qui il santo studiò con brillanti risultati e crebbe cristianamente. Intraprese quindi gli studi universitari presso la facoltà di medicina dell’Università di Napoli. A questa scelta non fu di certo indifferente il dramma che san Giuseppe Moscati si era trovato ad affrontare: ossia il trauma inguaribile che aveva subito suo fratello Alberto, tenente di artiglieria, in seguito ad una caduta da cavallo. San Giuseppe Moscati fece tutto il possibile per il fratello, ma dovette anche accettare l’impotenza delle capacità umane e invece l’importanza dell’affidarsi alla preghiera.



Il 4 agosto 1903, Giuseppe Moscati conseguì la laurea in medicina con pieni voti e diritto alla stampa. Inizialmente prestò servizio di coadiutore all’ospedale degl’Incurabili, a Napoli, e fra l’altro organizzò l’ospedalizzazione dei colpiti di rabbia e, mediante un intervento personale molto coraggioso, salvò i ricoverati nell’ospedale di Torre del Greco, durante l’eruzione del Vesuvio nel 1906.



La sua carriera medica è in continua ascesa, partecipa ai concorsi ottenendo successi clamorosi, e arriva a ottenere un posto di aiuto ordinario negli Ospedali Riuniti.

Continua anche la sua carriera in Università. Nel 1911 ottiene la Libera Docenza in Chimica fisiologica; ha l’incarico di guidare le ricerche scientifiche e sperimentali nell’Istituto di Chimica biologica

La sua fama non si limita solo a Napoli, ma è davvero internazionale e le sue ricerche si rivelano davvero pionieristiche. Ma non è solo questo aspetto che ne fa un uomo davvero grande. Soprattutto san Giuseppe Moscati si distinse per il suo carattere limpido e coerente, la sua grande fede e la carità verso il prossimo. Egli fu sicuramente uno scienziato di primo livello, ma senza che percepisse contrasti tra scienza e fede, anzi, la scienza divenne per lui davvero strumento per affermare la Verità.



La sua umanità e grande carità verso i pazienti è data non da una filantropia, un buonismo che parte dall’io ma ha fondamento sentimentale: essa viene proprio dalla sua esperienza cristiana vissuta, dallo sguardo verso l’uomo che cura, in cui egli riconosce Cristo sofferente. Per questo san Giuseppe Moscati non attende che i malati vadano a lui, ma  li cerca nei quartieri più poveri ed abbandonati della città, e spesso li cura gratuitamente.

Il 12 aprile 1927, san Giuseppe Moscati muore improvvisamente, stroncato in piena attività, a soli 46 anni. La notizia del suo decesso corre di bocca in bocca ed egli viene subito indicato come il medico santo. San Giuseppe Moscati è stato beatificato da papa Paolo VI nel corso dell’Anno Santo, il 16 novembre 1975.

(Fonte: Vatican.va)