Tra i testimoni della santità di Wojtyla, testimoni in senso tecnico, persone che assistettero o beneficiarono di un suo miracolo, ce ne sarebbe uno d’eccezione: l’attuale Papa.

A quanto riferisce in esclusica l’Adnkronos, Ratzinger, allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, mentre stava lavorando alla compilazione del nuovo Catechismo, fu colpito, tra il ’91 e il ’92 da un grave disturbo. Fu ricoverato in una clinica privata di Roma e l’équipe medica diretta dal neurochirurgo Francesco Chiappetta valutò per una settimana se fosse il caso di intervenire chirurgicamente o se tentare di guarirlo con cure specifiche. Pare che il professor Renato Buzzonetti, archiatra pontificio gli suggerì di farsi operare in Germania, ma Ratzinger rifiutò. Trascorse del tempo e i medici, in seguito ad un consulto, registrarono che la malattia del futuro Papa era «miracolosamenteguaritaEbbene: alcuni videro Karol Wojtyla nella clinicaSi era recato, in gran segreto, al capezzale del suo successore per vegliarlo.



L’aneddoto, tuttavia, non rientrerà tra le motivazioni ufficiali per la beatificazione. In tutto sono state prese in considerazioni 271 segnalazioni di miracoli, ma come prova effettiva si è scelta la guarigione della suora francese Marie Simon Pierre, affetta da morbo di Parkinson, dopo che la sua guarigione è stata accuratamente esaminata dal punto di vista medico e teologico. 



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