Si attendono domani, nel caso di Carmela Melania Rea la donna uccisa in provincia di Ascoli, i risultati dei Ris, principalmente sulle tracce di sangue ritrovate sui sedili della macchina del marito, ma anche su altri esami biologici.

Intanto si fa strada l’ipotesi, già annunciata a inizio indagini in realtà, che l’assassino potrebbe essere una donna. La profondità delle ferite inferte dalle coltellate infatti è di livello tale che fa pensare che i colpi siano stati dati appunto da una donna. Carmela poi non è morta per le coltellate, ma dissanguata. Si tratta dunque di ferite superficiali. Gli investigatori poi si sono fatti una idea abbastanza precisa della realtà familiare in cui l’omicidio ha avuto luogo. Il marito in passato avrebbe avuto qualche storia extra coniugale e lei, la moglie si trovava spesso a casa da sola con il figlioletto. Gelosia dunque potrebbe essere il movente del tragico omicidio, gelosia coltivata in una situazione di scompenso passionale. Forse non si voleva neanche ucciderla, forse si voleva solo spaventarla. Lunedì 18 giorno della sparizione di Carmela Melania,  poi qualcuno ha visto una donna aggirarsi a passo sostenuto nei boschi della zona.



Intanto i tre primi indiziati del caso sarebbero già stati scagionati, o almeno due di essi. Si tratta della guardia penitenziaria e dell’operaio, entrambi vicini di casa di Melania. I loro alibi sarebbero apparsi convincenti. Il marito invece è ancora sotto indagine. Nella siringa che è stata trovata infilata sotto il seno sinistro della donna niente dna né del marito né di Carmela.



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