In occasione del prospettato terremoto catastrofico che dovrà colpire Roma l’11 maggio, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulacanologia terrà uno speciale open day. L’evento si terrà presso la sede dell’istituto romano in via di Vigna Murata 605 dalle ore 10 alle ore 20. Si tratta proprio di un tentativo di dare una risposta scientifica ai tanti che seguono certi messaggi che si propagano senza tenere conto dei dati appunto scientifici. Non a caso è stata scelta proprio la data dell’11 maggio, quando – sembra – molti cittadini romani abbandoneranno la capitale perché spaventati dalla “profezia” di Bendandi. Come ha detto a IlSussidiario.net il professor Calvino Gasparini, dirigente di ricerca dell’Ingv, “o la gente crede agli oroscopi, o crede ai dati scientifici”. “La giornata open day di domani” aggiunge “vuol proprio offrire la possibilità alle persone di rendersi conto di come si svolgono gli studi relativi ai fenomeni sismici, in Italia come nel resto del mondo”.
Professore, le teorie di Bendandi vi trovano del tutto in disaccordo, mi sembra.
Le teorie di Bendandi sono quelle di un personaggio autodidatta che aveva messo a punto degli studi secondo i quali l’allineamento dei pianeti piuttosto che gli effetti lunari davano vita ai fenomeni sismici. Teorie smentite puntualmente. E’ vero che in alcuni casi si nota una contemporaneità dei terremoti con alcune fasi lunari o con allineamenti dei pianeti, ma si tratta di un livello pari al 5% dei fenomeni sismici che si verificano annualmente. Troppo poco no? Le dirò: in tanti anni di carriera avrò trovato almeno venti persone che mi volevano convincere che potevano predire l’esatto svolgimento di un terremoto, tutti puntualmente smentiti.
C’è attualmente un altro esperto di previsioni dei terremoti, che trova pertinenti le teorie di Bendandi, è Giampiero Giuliani, la persona che avrebbe predetto il terremoto di due anni fa all’Aquila.
In realtà Giuliani è solo un autodidatta anche lui che propone teorie senza alcuna controprova scientifica. Non solo, sbaglia anche le sue previsioni. Quando ha predetto il terremoto a Sulmona, si è verificato all’Aquila, e viceversa.
Lei ha fatto degli studi sul gas radon, sostenendo che può facilitare la previsione dei terremoti, un gas che anche Giuliani dice essere importante a tal fine.
Abbiamo fatto parecchi studi sul gas radon. E’ un gas che si trova presente su tutta la crosta terrestre. Lo possiamo trovare nelle rocce in quantità diverse fra loro. Sono poi le rocce vulcaniche come il tufo ad essere in modo particolare sorgenti di radon. Il radon si sposta, sfugge dalle porosità del terreno e si disperde nell’aria e nell’acqua.
In che modo è importante per la previsione dei terremoti?
In realtà il radon non serve a predire i terremoti, quanto a dare indicazioni di movimenti sismici. Si è infatti notato che nell’approssimarsi di un evento sismico si registra nell’aria un aumento di radon, che aumenta in seguito all’apertura, la fessurazione nel terreno permettendo una fuga maggiore del solito di questo gas presente nelle rocce. Sappiamo infatti che questo gas è un precursore dello stress sismico, ma non può dirci il dove e il quando si terrà un terremoto. Tra l’altro, impiegare centraline di registrazione di questo gas su tutti i territori sismici richiederebbe fondi economici altissimi, impensabili. Di fatto sulle cause dei terremoti si sa ancora molto poco, è una scienza in continuo divenire.
Dunque possiamo dire ai romani domani di stare tranquilli?
Dipende da cosa una persona crede. Se crede negli oroscopi, allora fa bene a farsi una gita magari a Firenze e andare via da Roma. Se crede nei valori scientifici, sappia che non ci sarà un terremoto, anche perché Roma non è situata in una zona sismica.